Il meetup 85 di Cosenza del Movimento 5 Stelle dice no al trasbordo delle armi chimiche siriane nel porto di Gioia Tauro e punta l’indice contro il governatore Scopelliti reo di aver tradito la Calabria. “Dal sito ufficiale dell’ esercito degli Usa si apprende – affermano i % Stelle - che il metodo dell'idrolisi è stato già collaudato e sperimentato, ma sempre a terra, mai su una nave, e consiste nel mescolare gli agenti chimici siriani, al fine di neutralizzarli, con reagenti: acqua, idrossido di sodio e candeggina. Questa operazione avverrà in mare, in acque internazionali, dopo che la Cape Ray lascerà il porto. Il risultato di questo processo di neutralizzazione sarà un "effluente", un rifiuto tossico simile a quelli generati nei processi industriali, che non potrà essere usato come arma chimica, ma destinato al mercato internazionale dello smaltimento di tali rifiuti. L’Opac, l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (premio Nobel per la pace nel 2013), i cui ispettori partecipano alle operazioni del disarmo chimico siriano, hanno indetto un bando di gara per le imprese che si occuperanno dello smaltimento, ricevendo 14 offerte, tra cui quella della Veolia, multinazionale nota per aver in passato operato in Calabria con la gestione dei rifiuti e dell’acqua. In ballo ci sono oltre 50 milioni di dollari. La protesta dei sindaci della Piana di Gioia Tauro è stata però unanime. Non sono stati gli unici a dire no al transito nel proprio territorio. Altri territori italiani che in un primo momento erano stati coinvolti, e altri stati europei, si sono opposti ad accogliere nei propri porti le operazioni”.