Notificato dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Cosenza l’avviso di conclusione delle indagini ai nove indagati (componenti del management pro-tempore dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, uno dei quali esterno ed un libero professionista, emesso dalla Procura della Repubblica di Cosenza. E’ la chiusura del secondo filone investigativo (relativo ad attività condotte nel settore del contrasto delle frodi al Sistema Sanitario Nazionale e all’indebito conferimento, da parte dell’A.S.P. di Cosenza, di incarichi a due professionisti esterni (un avvocato ed un ingegnere) eludendo la procedura ad evidenza pubblica e senza la preventiva autorizzazione regionale, per come chiesto dalle norme di settore, ma soltanto su base fiduciaria. Il conferimento di incarichi a legali esterni avveniva nonostante la presenza di otto professionisti nell’Ufficio Legale dell’A.S.P.. L’Azienda, nel solo 2010, ha conferito circa 119 incarichi legali, per una spesa pari a circa 1,3 milioni di Euro; nel 2011, 58 incarichi per circa 700 mila Euro; nel 2012, 52 incarichi per circa 500 mila Euro. Un solo legale ha totalizzato, nel 2011, 18 incarichi e, nel 2012, ben 34 incarichi. A conferma di tale ultimo dato, le Fiamme Gialle hanno accertato che il citato legale ha lucrato dal 2009 al 2012 introiti professionali dall’A.S.P. di Cosenza per circa 800 mila Euro. Nel corso delle indagini, coordinate dal Procuratore Capo Dario Granieri e dirette dal Procuratore Aggiunto Domenico Airoma e dal Sostituto Procuratore Domenico Assumma, è stato accertato, inoltre, che per un lavoratore dipendente non solo veniva stabilita indebitamente la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno ma, addirittura, allo stesso veniva consentito, senza alcun titolo abilitativo, l’esercizio - quale praticante abilitato - del patrocinio legale per contenziosi dell’Azienda Sanitaria. Così come il Direttore Amministrativo pro tempore dell’A.S.P. aveva presentato – per l’ottenimento di tale incarico e di ulteriori mansioni presso Enti della Regione – un curriculum vitae artificioso ed ingannevole con riferimento, in particolare, al proprio titolo di studio ed al periodo di esperienza di natura dirigenziale maturato per ricoprire il predetto incarico in seno all’Azienda Sanitaria di Cosenza.