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Abolizione Province
a rischio la "Civica"

L’Assessore alla Cultura, Scuola, Innovazione e Smart City del Comune di Cosenza Geppino De Rose lancia l’allarme per le sorti della Biblioteca Civica all’indomani dell’approvazione del disegno di legge Del Rio sullo svuotamento delle funzioni delle Province, essendo la Provincia di Cosenza, insieme al Comune, tra i soci fondatori della prestigiosa istituzione culturale. “Con l’approvazione in via definitiva del disegno di legge Del Rio, in materia di svuotamento delle funzioni delle Province – afferma l’Assessore De Rose - è partita la stagione delle riforme istituzionali volute dal Governo Renzi. Un primo immediato effetto di tale atto normativo, in assenza di un progetto alternativo, riguarda l’apertura di una crisi strutturale della Biblioteca Civica di Cosenza. La Provincia figura infatti, insieme al Comune di Cosenza, tra i soci fondatori e, soprattutto, finanziatori della Civica. Il suo scioglimento comporta il venir meno della dotazione finanziaria, statutariamente orientata al funzionamento della Biblioteca.Il Comune di Cosenza, da solo, non è nelle condizioni di garantire alla Civica l’alimentazione finanziaria necessaria alla sopravvivenza dell’istituzione.
Occorre quindi un progetto alternativo. Non a caso, lo stesso Consiglio Comunale di Cosenza, giocando d’anticipo, nella seduta del 31 Marzo scorso, ha lanciato l’allarme approvando all’unanimità un documento di indirizzo rivolto alla Regione e al Ministero dei Beni Culturali per l’apertura di un tavolo di discussione sulle possibili alternative gestionali successive all’abbandono della Provincia. Intanto – prosegue De Rose - esiste un problema giuridico: lo scioglimento della Provincia rende lo Statuto non più attuale. Occorre quindi, da subito, identificare un modello di governance transitorio e puntare verso l’approvazione di un nuovo Statuto capace di ridisegnare obiettivi, missione istituzionale, assetto patrimoniale ed organizzativo e, infine, il modello di business da assegnare alla Biblioteca nel prossimo, immediato, futuro. Il Comune di Cosenza – sottolinea Geppino De Rose - è pronto a svolgere la sua funzione di promozione delle necessarie sinergie e collaborazioni istituzionali, in primis Regione Calabria e Ministero dei Beni Culturali. Ma la partita non può limitarsi alla sola componente istituzionale e pubblica: è necessario identificare e coinvolgere anche partnership private nel nuovo modello di governance, magari partendo da un progetto di digitalizzazione e messa in rete dell’immenso patrimonio librario della Civica. Esistono modelli di privato sociale verso i quali orientare la futura governance della Biblioteca: è necessario che tutti comprendano la gravità del momento senza irrigidirsi in anacronistiche crociate ideologiche. Esiste uno scenario possibile, mutuabile dall’esperienza gestionale delle principali biblioteche storiche internazionali, legato all’adozione di un modello che punti tutto sul web e sulle LTE (le reti ultra veloci di ultima generazione) per orientare e veicolare i contenuti librari della Civica su una domanda scientifica internazionale. Per fare ciò occorre l’elaborazione di un progetto di rilancio della Civica legato alla Smart City, da ancorare finanziariamente alla nuova programmazione UE 2014/2020 e ai fondi Horizon 2020. La Giunta Occhiuto – conclude l’Assessore De Rose - sta elaborando un progetto di massima da consegnare alla Regione Calabria perché possa essere inserito nelle priorità della prossima stagione di programmazione europea 2014/2020.
Il dibattito è aperto.”

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