È un grande imbroglio con un vorticoso giro di fatture false che un solo imprenditore avrebbe emesso per consentire a un plotone di piccole aziende di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Una inchiesta che il pm Giuseppe Cava ha concluso nelle scorse settimane nei confronti di 64 persone alle quali è stato già notificato il rituale avviso. Per oltre un anno, i detective della Tributaria, guidati dal colonnello Vito Simeone, hanno passato al setaccio scritture e libri contabili di quella piccola ditta di Mangone, un puntino sulla carta geografica, proprio alle porte di Cosenza. E in mezzo a quei documenti, i finanzieri del comandante provinciale, il colonnello Giosuè Colella, avrebbero scovato le prove della presunta attività di società cartiera. In sostanza, la ditta di Giuseppe Fortino, avrebbe avuto quale unica mission quella di stampare fatture false per evadere il fisco. Al 51enne è contestato il reato di emissione di fatture false. In cinque anni ne avrebbe prodotte per 7,5 milioni di euro.
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