L’inchiesta sull’incarico dato da Fincalabra ai figli del senatore dell’NCD, Antonio Gentile, Lory e Andrea, segna un ulteriore passaggio. La procura di Catanzaro, che coordina le indagini, ha emesso l’avviso di conclusione notificato al presidente della Finanziaria della Regione, Umberto De Rose, e ad altri sette indagati tra componenti del CDA e commissione esaminatrice. L’accusa è di abuso d’ufficio e per De Rose anche di minacce. Secondo il pm Villani titolare del fascicolo, aperto dopo l’esposto del consigliere regionale Aurelio Chizzoniti, sarebbero state commesse delle irregolarità nell’assegnazione degli incarichi due dei quali di 49 mila e 37 mila euro, affidati proprio ai figli del senatore Gentile, senza che stessi ne avessero titolo. Ad Andrea Gentile, sarebbe stato affidato un incarico per la redazione di un modello organizzativo senza avviso pubblico e senza offerte comparative in violazione, sostiene il pm Villani, dei principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità previsti dalle norme. Le altre consulenze oggetto di indagine riguardano Paola Ambrosio e Giuseppe Genise. Secondo il pm non solo per affidare gli incarichi alle persone scelte sarebbe stato modificato il bando, ma i destinatari non erano neanche inseriti nella short list della regione. De Rose deve rispondere anche di minacce nei confronti di una dirigente della regione che aveva manifestato palese dissenso per la scelta del personale a cui affidare gli incarichi. De Rose avrebbe intimidito la funzionaria paventando l’ipotesi di rimuoverla dall’incarico se non si fosse adeguata alla linea.
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