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Caso piccola Cloe
al vaglio ministro

Dino ed Editha Grano, i genitori della piccola Cloe, la piccola di quattro mesi e mezzo vittima di un nuovo presunto caso di malasanità, mantengono fede alla promessa fatta alla bambina.Quella cioè di fare giustizia. Questo caso,  aveva più volte ribadito Dino, non può restare confinato in Calabria. Lotterò- era il suo impegno- finchè avrò vita èerchè  altre tragedie come questa vengano scongiurate. Così,  i genitori di Cloe hanno chiesto l'intervento delle istitutzioni ed la vicenda  della bambina rendese è arrivato sul tavolo del ministro della salute Beatrice Lorenzin. Sul caso sta indagando la procura di Napoli, città dove la piccola è morta dopo traversie e sofferenze. Una storia cominciata a Cosenza.  La piccola- hanno da subito denunciato mamma e papà, è stata rimandata a casa per ben quattro volte dal Pronto soccorso dell'Annunziata. Poi quel venerdì santo in cui cuoricino di Cloe si è fermato, la situazione fuori controllo. Il tentativo di salvarla e nel sabato di Pasqua la corsa verso il Santobono di Napoli dove la piccola è arrivata in condizioni disperate. La morte e la decisione generosa dei genitori di donare gli organi. In commissariato nella città partenopea l'avvio delle indagini e ieri l'autopsia sul corpo della piccola. Al momento risultano indagati quattro medici dell' Annunziata, mentre il caso valica le Alpi, interessata infatti la Corte europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo

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