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Stasi incompatibile
Guccione denuncia

Il rinvio della nomina del Commissario ad acta della Sanità calabrese da parte del Consiglio dei ministri, dopo le dimissioni del Presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti e la successiva sospensione degli incarichi pubblici, espone la Calabria, nel campo della Sanità, a un concreto e serio rischio di conflitto di interessi. E' questa la denuncia del consigliere regionale del PD, Carlo Guccione, che prosegue " Oltre a essere vicepresidente della Giunta della Regione Calabria, la D.ssa Stasi, dirige con suo marito Massimo Marrelli una holding di famiglia che comprende alcune strutture sanitarie che operano in regime di convenzione con la Regione Calabria e sono beneficiari di soldi pubblici. Il conflitto degli interessi pubblici e privati della Stasi è evidente ed è un motivo ostativo al suo ruolo di Presidente ff della Regione. Alla vigilia della riunione del 30 Maggio del 2014 del tavolo Ministeriale (c.d. Massicci) che dovrà approvare il documento di riorganizzazione della Sanità Calabrese (piano operativo 2013 - 2015), la Calabria non può permettersi che a rappresentare la nostra Regione, oltre ai due sub commissari, sia un rappresentante istituzionale in palese conflitto di interessi, anche perchè il piano operativo 2013 - 2015, elaborato come al solito senza alcun confronto con le parti sociali e quelle istituzionali, a partire dal Consiglio Regionale, denota numerose criticità e palesi dati non veritieri.

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