La neoeletta europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Laura Ferrara, boccia la nuova legge elettorale approvata lo scorso martedì dal consiglio regionale. "Il vergognoso ed irresponsabile atto consumatosi martedì, in seno al Consiglio regionale della Calabria, è il triste aneddoto che mette a nudo, semmai ve ne fosse stato bisogno, la spudorata arroganza e la sfacciata mancanza di rispetto delle più elementari regole di democrazia di chi oggi governa la nostra Regione. Ritenere che una forza politica che raggiunga percentuali di consenso dell’ 11, 12, 13 e persino oltre il 14%, non abbia diritto avere rappresentanza in Consiglio, ancor prima che contrario alla Costituzione della Repubblica italiana, è in spregio delle più elementari norme di buon senso e al minimo senso delle istituzioni democratiche. Un Consiglio Regionale morto e sepolto da mesi per inenarrabili ragioni il quale, con furbizie tecnico-infantili, goffamente finge di non sapere che il Presidente della giunta si è dimesso e, prima della presa d’atto delle dimissioni, approva una legge elettorale cucita a pennello nel tentativo maldestro di garantirsi il potere che gli scivola inesorabilmente tra le mani, legittimamente terrorizzato dalla incontrollabile ventata del nuovo che avanza e rischia di travolgerlo senza appello. Il NO alla preferenza di genere è la ciliegina sulla torta dell’ignominia. Una ciliegina amara, vedrete come sarà amara quando gli elettori si esprimeranno: oramai il Re è nudo. Mai come questa volta il nostro slogan è decisamente appropriato: Tutti a casa! Ritengo opportuno battezzare questa legge con il nome di “Cinghialum”. Il nome più calzante per descrivere un atto sconsiderato che coprirà di vergogna la nostra amata terra di fronte alla nazione intera (ancora, ahimè!). Spero solo che questa sia, finalmente, la goccia che farà traboccare il vaso nelle coscienze dei cittadini tutti, i quali non possono non avere un rigurgito di orgoglio e permettere ancora di affidare la Cosa Pubblica nelle mani di chi spavaldamente mostra tale scarsa considerazione per la volontà popolare. E’ proprio vero, quando i cinghiali sono feriti ammazzano tutti. Oggi abbiamo un’altra vittima: la Democrazia!
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