Dura nota del segretario nazionale di Rifondazione Comunista sulla legge elettorale approvata dal consiglio regionale calabrese. Una legge definita ‘liberticida’. “Quello avvenuto nell'ultima seduta del Consiglio Regionale calabrese- afferma Ferrero - è un autentico golpe che dovrebbe suscitare l'indignazione dell'intera opinione pubblica nazionale. Una legge elettorale che prevede lo sbarramento del 15% per liste o coalizioni che si presentano autonomamente è inaccettabile e liberticida. Tutte le forze che si riconoscono nei valori della Costituzione non possono che convenire sul fatto che una tale soglia di sbarramento sia abnorme e priva di qualsiasi legittimità sul piano democratico. Una maggioranza uscente di centrodestra con un presidente condannato a 6 anni approva la peggiore legge elettorale che si sia mai vista in Italia. Suscita sconcerto la blanda opposizione di centrosinistra che non sembra abbia contrastato a dovere questa vergogna nazionale. Un ceto politico sempre più delegittimato dalla propria corruzione e incapacità di fronteggiare la crisi cerca nelle leggi elettorali il modo per blindarsi rispetto al malcontento crescente. La legge calabrese non è figlia soltanto di una situazione regionale particolarmente inquinata ma di un clima politico generale che caratterizza le "larghe intese" in materia elettorale e istituzionale.”. Intanto, la segreteria regionale del Prc ha deciso di dare immediatamente mandato ad alcuni insigni costituzionalisti per opporre resistenza nelle sedi opportune contro questa legge.
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