I dati sono quelli che non t'aspetti in Calabria, soprattutto in sanità. Eppure a rilevarli è un registro nazionale accreditato nel quale, c'è scritto, nero su bianco che nella Terapia Intensiva Cardiologica (Utic) dell'Annunziata di Cosenza si registra il tasso di mortalità intraospedaliera più basso degli ultimi anni. Lo stesso documento attesta che nella divisione del nosocomio bruzio i pazienti con infarto miocardico acuto vengono trattati con le più attuali terapie riperfusive di tipo farmacologico e meccanico. I risultati sono stati presentati nell’ambito dell’ultimo congresso nazione dei cardiologi ospedalieri in Firenze e desunti dal registro nazionale multicentrico Eyeshot, su pazienti ricoverati consecutivamente con diagnosi di Sindrome Coronarica Acuta italiane, in ospedali ubicati in tutto il territorio nazionale L’ UTIC della provincia di Cosenza diretta dalla dott.ssa Maria Teresa Manes , che insieme al dott.Gianfranco Misuraca della medesima Unita’ Operativa ha coordinato lo studio si e’ distinta ,inoltre, per l’elevato numero dei pazienti arruolati ( terza tra 203 UTIC rappresentative di tutta la cardiologia ospedaliera italiana ). "Per l’intera provincia - afferma la dott.ssa Manes- quest’ area assistenziale rappresenta un centro altamente specializzato per la cura dei pazienti affetti da emergenze cardiologiche , posta al centro della rete per l’infarto miocardico acuto (centro hub) , a cui afferiscono pazienti dagli ospedali periferici .Questo importante risultato è la conseguenza di un lavoro sinergico , di stretta collaborazione e di elevata competenza degli operatori sanitari dell’ Unita’ di Cardiologiae dell’UO della Cardiologia Interventistica "