Si apre un altro capitolo della vicenda Sogefil. Il capo della procura cosentina, Dario Granieri, e il sostituto Maria Francesca Cerchiara hanno chiesto il rinvio a giudizio per sette persone coinvolte nell’inchiesta sulla riscossione dei tributi. Gli indagati sono accusati d’aver sottratto oltre duecentotrentacinquemila euro dalle casse del Comune di Limbadi, in provincia di Vibo Valentia. I soldi provenivano dalla riscossione dei balzelli che il comune del vibonese aveva affidato dal 2005 al 2010 alla Sogefil. Le richieste di rinvio a giudizio riguardano Mario Lo Po, di 51 anni, Giovanna Trovato, 37, Leonardo Trovato, 34, Giancarlo D’Agni, 54, Mauro Nucaro, 44, Maria Grazia Lo Po, 46, e Antonio Trovato 71. La “Sogefil Riscossione spa”, negli anni scorsi era stata incaricata della riscossione dei tributi da vari centri calabresi. E tutto sembrava filare liscio fino a quando sono emerse una serie d’insolvenze. I soldi incassati, infatti, non venivano trasferiti sui conti dei Municipi, così come prevedevano gli accordi contrattuali. La società per azioni contattata dalle varie amministrazioni prendeva tempo, accampando scuse legate alla mancanza temporanea di liquidità.