Circa 2.600 imprenditori under 30 in meno rispetto al 2009. In direzione opposta le cariche impegnate in aziende over 50 che crescono del 10,1%. Accesso al credito, condizioni istituzionali sfavorevoli e scarsa formazione manageriale tra le principali difficoltà di fare impresa secondo le “nuove leve” del sistema economico calabrese. è quanto emerge da uno studio dell’Istituto Demoskopika che ha osservato il sentiment e l’andamento delle cariche dei giovani imprenditori dal 2009 ad oggi. Invecchiano le aziende calabresi con una diminuzione degli imprenditori under 30 e un aumento degli over 50 alla guida delle imprese. L’analisi della variazione del primo semestre 2014 rispetto al primo semestre del 2009, non lascia spazio ad alcun dubbio: in un quinquennio il numero dei giovani imprenditori calabresi è sceso di poco meno di 2.600 unità con una contrazione di 13,2 punti percentuali a fronte di un incremento del 10,1 per cento degli imprenditori calabresi over 50 quantificabile, in valore assoluto, in 9.980 unità. Per oltre la metà dei giovani imprenditori calabresi (51,1%), inoltre, le condizioni istituzionali poco favorevoli e le difficoltà di accesso al credito rappresentano un ostacolo alla crescita delle nuove leve del sistema economico regionale. Il dato emerge da uno studio dell’Istituto Demoskopika che ha osservato il sentiment e l’andamento delle cariche dei giovani imprenditori dal 2009 ad oggi. «Trovare un imprenditore con meno di trent'anni è diventato sempre più difficile. Nel periodo analizzato – dichiara l’economista Raffaele Rio – emerge un progressivo invecchiamento del sistema imprenditoriale regionale che rischia di assumere un carattere strutturale almeno per due elementi prioritari, la difficoltà dei più anziani ad uscire dall’azienda e quella che hanno i più giovani ad entrarvi persi nei meandri degli adempimenti burocratici, della pressione fiscale, dell’accesso al credito e del reperimento di finanziamenti per sostenere il mercato aziendale. Un generale invecchiamento della popolazione imprenditoriale, un poco significativo ricambio generazionale – precisa Raffaele Rio - possono accentuare i fenomeni di esodo da parte delle “nuove leve” causando perdita di innovazione nel tessuto aziendale e un ulteriore indebolimento del “sistema Calabria” dai mercati nazionale ed internazionale. è necessario – conclude Raffaele Rio - favorire la staffetta generazionale anche nel ciclo di vita delle imprese calabresi con l’inserimento di management professionale».