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Banca del Latte
Siglato protocollo

Il latte umano che si dona è importante in quanto fonte di nutrizione, specie per i bimbi prematuri che, attraverso queste donazioni, possono prevenire malattie mortali.
L’iniziativa, portata avanti dall’Unità operativa di Neonatologia e terapia intensiva neonatale dell’ospedale dell’Annunziata, che ha consentito alla Banca del latte cosentina di attestarsi come seconda in Italia per numero di donatrici, viene supportata da anni con successo dal Comune di Cosenza attraverso i servizi di consegna a domicilio offerti dal corpo della Polizia municipale. Da qui, la firma del Protocollo di intesa che questa mattina è stata apposta dal sindaco Mario Occhiuto oltre che dalle rappresentanti di un reparto che rappresenta un fiore all’occhiello dell’Annunziata, dal direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera, William Auteri, e dalla vice comandante dei Vigili urbani, Roberta Iazzolino (era presente al tavolo anche l’assessore al Sociale, Manfredo Piazza).
“Ci piacerebbe poter sempre parlare di vicende di questo tipo e non di emergenze legate alla nostra sanità – ha esordito il sindaco Occhiuto – Si tratta di progetti che testimoniano la civiltà di una comunità, con pratiche che sono rivolte alle mamme e ai bambini che attraverso il latte materno possono prevenire tutta una seria di malattie. Il corpo dei vigili urbani – ha sottolineato - spesso opera per alimentare processi di coscienza civica anche quando, a mio parere, si tratta di svolgere l’attività sanzionatoria ma, in questo caso specifico, il fine per cui gli agenti si adoperano è davvero lodevole. Come istituzione concorreremo sempre a situazioni di questa natura”. Al Sindaco ha fatto eco la vice comandante Iazzolino in rappresentanza del comandante Ugo Dattis, dicendosi “grata all’Amministrazione per aver coinvolto la Polizia municipale in questa iniziativa che fra i vigili raccoglie entusiasmo e partecipazione che vanno oltre il semplice dovere di servizio”.
Maria Pia Galasso, dirigente medico e responsabile di “Galatea banca del latte umano donato”, dal canto suo ha esposto il progetto nel dettaglio, ringraziando le associazioni che contribuiscono notevolmente a una filiera vincente: “Come banca del latte Galatea – ha dichiarato - abbiamo chiesto la condivisione dell’Azienda ospedaliera e del Comune che, in particolare, ci ha sostenuto per la raccolta a domicilio che viene effettuata dai vigili urbani con molta competenza e professionalità. Sul piano nazionale ci attestiamo al secondo posto per numero di donazioni, anche grazie ad un’organizzazione capillare di cui hanno bisogno le madri in difficoltà, un vanto che inorgoglisce non solo l’Azienda ospedaliera ma l’intera regione”.
Un tipo di rete simile, va a rafforzare il rapporto madre e figlio e previene, come già detto, malattie gravi per i bimbi nati prematuri, problemi cardiovascolari, di diabete eccetera. Maria Lucente, direttore dell’Unità operativa di Neonatologia dell’Annunziata, ha ribadito la forza collaborativa del reparto con le associazioni e le istituzioni, perché solo attraverso una tale sinergia si permette il mantenimento di una realtà come la Banca del latte umano donato.
“La motivazione della riconosciuta eccellenza del nostro reparto – ha affermato Lucente – risiede nel fatto che possiamo curare pazienti critici. Di recente, ad esempio, abbiamo salvato due gemellini nati di 24 settimane, ovvero il limite della sopravvivenza, grazie proprio a una nutrizione adeguata”.

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