Confiscati beni
a imprenditore
accusato di usura
Beni per un ammontare di circa 100 milioni di euro sono stati confiscati stamane dagli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro, coordinati dal Centro Operativo di Reggio Calabria, a Pietro Citrigno, noto imprenditore cosentino, sottoposto a detenzione domiciliare dopo una condanna definitiva a quattro anni ed otto mesi di reclusione per il reato di usura aggravata nell’ambito del processo "Twister". (AGI)
(AGI) - Catanzaro, 30 lug. - Il provvedimento di confisca, adottato dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Cosenza, riguarda gli stessi beni oggetto di due distinti decreti di sequestro emessi tra gennaio e febbraio del corrente anno dalla stessa autorità giudiziaria e rappresenta, secondo l'accusa, "un’importante conferma della fondatezza delle investigazioni patrimoniali condotte dagli investigatori della D.I.A. e confluite nella proposta di sequestro redatta ai sensi del c.d. codice antimafia (decreto legislativo n. 159/11) dal Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Arturo De Felice. Oltre ai beni già sottoposti a sequestro, tra cui diverse strutture sanitarie, il provvedimento di confisca ha riguardato anche il "Centro clinico Ortensia srl" di Cosenza. (AGI)
Beni per un ammontare di circa 100 milioni di euro sono stati confiscati stamane dagli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro, coordinati dal Centro Operativo di Reggio Calabria, a Pietro Citrigno, noto imprenditore cosentino, sottoposto a detenzione domiciliare dopo una condanna definitiva a quattro anni ed otto mesi di reclusione per il reato di usura aggravata nell’ambito del processo "Twister". Il provvedimento di confisca, adottato dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Cosenza, riguarda gli stessi beni oggetto di due distinti decreti di sequestro emessi tra gennaio e febbraio del corrente anno dalla stessa autorità giudiziaria e rappresenta, secondo l'accusa, "un’importante conferma della fondatezza delle investigazioni patrimoniali condotte dagli investigatori della D.I.A. e confluite nella proposta di sequestro redatta ai sensi del c.d. codice antimafia (decreto legislativo n. 159/11) dal Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Arturo De Felice. Oltre ai beni già sottoposti a sequestro, tra cui diverse strutture sanitarie, il provvedimento di confisca ha riguardato anche il "Centro clinico Ortensia srl" di Cosenza. (AGI)