È un grande collettivo quello che anima Invasioni, di idee, di energie, di talento, forze positive che convogliano verso un unico risultato: vivere con la città una grande festa che la invade, appunto, in tanti luoghi, svelandoli a nuove occasioni di incontro. Firmata Franco Dionesalvi, che se la ‘inventò’ sedici anni fa, la Festa delle Invasioni, nell’era Occhiuto, è tornata alla sua direzione artistica. “Abbiamo ripreso il Festival nato con Mancini – ha detto il primo cittadino nella conferenza di stampa di presentazione dell’edizione 2014 – come si fa con tutte le cose che hanno un valore”. Franco Dionesalvi lo chiama senso, non esita a dire che nel corso degli anni si era disperso, è altrettanto convinto che oggi Invasioni lo abbia ritrovato e che anzi sia accresciuto da una diversa consapevolezza del tempo. Ci persuade. E il senso di cui parla il direttore-poeta è nel sottotitolo di questa edizione, “L’Arte invade la Mente”, che dal 10 al 20 settembre, accende i riflettori su Cosenza. Pittura e scultura sono in particolare le due espressioni artistiche sui cui punta Invasioni 2014 che – racconta Dionesalvi - “ha cominciato il suo lavoro a febbraio impegnando sul tema gli allievi delle scuole che hanno aderito all’iniziativa ma che ha coinvolto anche alcuni detenuti delle carceri cosentine e i pazienti di una clinica psichiatrica. Sui loro lavori la guida di Bruno La Vergata. Invasioni inizia proprio con queste mostre dalla dimensione sociale, ma accanto ne realizza due a carattere nazionale,’Obsession’ curata da Paolo Aita che conduce in nove luoghi del centro storico per visitare altrettante installazioni di pittori italiani fra i più rappresentativi dell’area di ricerca; e ‘LiberaMente’, una collettiva che raccoglie settanta artisti, curata da Carmelita Brunetti, allestita al Museo delle Arti e dei Mestieri gentilmente concesso dalla Provincia di Cosenza”. Passando attraverso il dibattito sui Rom, che è una delle iniziative culturali in programma, le Invasioni per i bambini nel weekend alla Villa Vecchia e l’interessante rassegna cinematografica curata da Alessandro Russo, Dionesalvi si sofferma poi sui grandi appuntamenti di spettacolo, internazionali. Tra i concerti, la cantante africana Angelique Kidjo, Cosenza è tra le poche tappe del suo tour italiano (10 settembre, apertura di Invasioni); l’irlandese Wallis Bird, il blues internazionale di Elliott Murphy, solo per citarne alcuni. E poi il teatro, uno su tutti la ‘Commedia’ di Giorgio Barberio Corsetti che ne ha fatto una versione per Cosenza ispirata al tema delle arti figurative. È unanime l’invito a lasciarsi invadere. Parte dall’assessore Geppino De Rose perché la città visiti le mostre che, ospitate dalle scuole, ne interpretano l’apertura a una raccolta di linguaggi. “Invasioni è la cifra di come intendiamo la nostra amministrazione – rafforza il Sindaco Mario Occhiuto -, l’interesse alla multiculturalità, alla diversità di linguaggi. In una parola: apertura”.
Rosaria Succurro, titolare del marketing territoriale nelle cui strategie Invasioni riveste un ruolo importante, parla di evento che contribuisce al rilancio territoriale della città. Anche in questo caso il primo cittadino specifica la scelta del centro storico dove valorizzazione significa portarvi la vita e “Invasioni, nella sua unicità, lo pone all’attenzione nazionale”. Nel team l’assessore alle attività economiche e produttive Nicola Mayerà, che organizza l’Area Festival con le sue isole del gusto che si offrono con una cucina etnica e dj set nel dopo concerti. Dallo stesso Mayerà l’invito a raggiungere i luoghi del Festival a piedi o usufruendo delle navette che l’AMACO metterà a disposizione.
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