Non si ferma la marcia dei 200 Agenti per l'emersione, la qualità e lo sviluppo locale, vincitori del concorso regionale per la realizzazione di un percorso integrato finalizzato all'inserimento di disoccupati/inoccupati giovani laureati nel mercato del lavoro (BURC n. 46 del 18/11/2011 – POR Calabria 2007/2013) attraverso l'erogazione di contributi pubblici (fondi comunitari per un valore complessivo di € 19.280.400,00) volti a favorire la nascita di nuove iniziative imprenditoriali e ad incentivare l'assunzione del personale formato nel corso della prima fase del progetto sperimentale. A quasi nove mesi dalla fine del percorso formativo, i 200 giovani laureati calabresi vivono, però, una situazione a dir poco paradossale: da un lato, un forte disagio economico generato dagli enormi ritardi nella corresponsione dell'indennità prevista dal bando e dal concomitante obbligo di mantenimento dello status di disoccupazione fino alla conclusione formale del percorso integrato (pena l'esclusione dallo stesso); dall'altro, un ben più grave malessere sociale, che rischia di sfociare in un'ulteriore indebolimento del tessuto economico della nostra regione dovuto all'errata gestione della seconda fase delle attività previste dal bando e alla mancanza di prospettive concrete di assunzione. Gli Agenti, si legge in una nota, dopo vari ed inconcludenti incontri con tutti gli organi amministrativi competenti e, dopo aver attenzionato tutta la classe politica Regionale e Nazionale, hanno deciso di invocare i Prefetti calabresi ai quali è stato chiesto di intervenire al fine di poter risolvere la loro precaria situazione: vincitori di un bando/concorso pubblico e di una dote finalizzata all'inserimento lavorativo, vogliono che vengano rispettati i loro diritti e che vengano ascoltate le loro proposte, piuttosto che vedere calpestate le loro capacità, le loro professionalità, le loro prospettive future, ma soprattutto la loro dignità.