Il 16 ottobre scorso le strade di Cosenza si sono riempite dei volti e delle voci di migliaia di lavoratrici e lavoratori, di pensionati, di precari, di cittadini, di giovani che hanno inteso aderire all’appello della CGIL di Cosenza ed hanno partecipato con convinzione ed entusiasmo ad una iniziativa organizzata con la CGIL della Lombardia e che è stata conclusa dalla Segreteria Generale della CGIL Susanna Camusso. E’ stato un primo segnale del forte dissenso della nostra Organizzazione rispetto alle politiche del Governo Renzi, soprattutto in materia di riforma del mercato del lavoro ed all’approvazione della delega, rispetto alla quale nutriamo grande preoccupazione sia per la superficialità e la genericità dei capitoli che la compongono e per l’attacco frontale ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori ed a chi li rappresenta, segnatamente alla CGIL, che si sta configurando. Le conquiste di democrazia sindacale nel nostro Paese, culminate nello Statuto dei Lavoratori, rischiano di essere cancellate in nome della modernità, contrapponendo “vecchi” e “nuovi” lavoratori, garantiti e precari, addossando al sindacato le scelte legislative scellerate che negli ultimi vent’anni hanno prodotto l’attuale frammentazione del mondo del lavoro. Ben altri interventi – e non l’abolizione dell’art.18! - sarebbero veramente necessari per il lavoro, o meglio per creare il lavoro, e su di essi sono incentrate le proposte della CGIL, quali una diversa politica economica, investimenti pubblici e privati, estensione dei diritti, partecipazione, democrazia e rappresentanza sui luoghi di lavoro, lotta alla precarietà, cancellazione dei 46 contratti atipici, difesa dei contratti nazionali e valorizzazione della contrattazione decentrata, ammortizzatori sociali universali. Per tali ragioni e molte altre ancora la CGIL ha indetto una manifestazione nazionale a Roma per il prossimo 25 ottobre, nella convinzione che tali argomenti debbano tornare al centro dell’agenda politica ed i Governo non possa e non debba sottrarsi ad un serio confronto con le parti sociali, alla luce anche delle ulteriori iniziative contenute nella Legge di Stabilità, senza che ancora una volta le misure previste nella stessa colpiscano in maniera indiscriminata lavoratori dipendenti e pensionati. In occasione di tale appuntamento, la CGIL di Cosenza ha organizzato circa 25 pullman per consentire una presenza significativa al corteo romano di lavoratrici e lavoratori, pensionati, precari, disoccupati, giovani e cittadini del nostro territorio, ma ritiene altresì che le istituzioni, le associazioni, gli amministratori ed i rappresentanti delle forze politiche locali non possano sottrarsi ad una adesione convinta se non addirittura ad una partecipazione attiva alla manifestazione nazionale della CGIL.
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