"Offriremo alla Calabria la proposta migliore, con un programma di governabilita' che racchiudera punti essenziali e facilmente realizzabili per superare le sabbie mobili di un sistema farraginoso. Nico D'Ascola ha una storia che parla per lui". Lo afferma il senatore Antonio Gentile a proposito del polo Alternativa Popolare che vedra' insieme Ncd e Udc alle regionali del 23 novembre. "Non siamo il polo dei moderati inteso come equidistanza - dice Gentile - ma la sintesi tra conservatori e progressisti che si richiamano al futuro e alla Calabria nel 2019. Il centrosinistra e' imbrigliato tra contrapposizioni interne che sembrano perpetuare lo scontro tra renziani e dalemiani. Questo e' il vero limite che ha davanti a se' Mario Oliverio. Il centrodestra ha scelto di rinunciare alla contesa inseguendo solo la vana ossessione di dare la caccia al Ncd. Un atteggiamento che rischia di far fare loro la stessa fine che ha fatto la Roma contro il Bayern. Il bipolarismo muscolare e' finito e peraltro in Calabria si rischia di lasciare il podio a cinque stelle". Gentile sottolinea ancora come "da nessun Polo tradizionale siano arrivate proposte organiche sull'attualita' : e' emblematico il fatto che solo noi stiamo chiedendo alla Giunta Regionale di chiedere lo sblocco del turnover. I campanilismi sono una jattura per questa terra - conclude il coordinatore regionale del Ncd - ma e' singolare come una grande citta' metropolitana come Reggio Calabria sia diventata citta' aperta: dimenticata nei programmi politici come se non avesse piu' diritto quasi alla rappresentanza. Una cosa inconcepibile"