Un piano anticrisi che potrebbe produrre migliaia di posti di lavoro con un impiego, programmato in un triennio, di circa 470 milioni di euro di risorse comunitarie. Con l’analisi dettagliata delle misure per fronteggiare la disoccupazione che, al primo trimestre 2014 ha raggiunto il 25,4% a fronte del 13,6% del dato complessivo italiano, si avvia il pacchetto di interventi messi in campo da Partecipa Calabria per uscire dalla crisi. Cinque le azioni sul mercato del lavoro contenute nel piano #welfareconcreto del Movimento: staffetta generazionale, contratto per i precari universitari, incentivi alle imprese e smart working per incrementare la partecipazione attiva delle donne nel mercato del lavoro, interventi integrati nelle principali destinazioni turistiche calabresi quali moltiplicatori di occupabilità nel comparto e sostegno ai progetti aziendali innovativi di 500 startup calabresi. Un insieme di provvedimenti in assoluta coerenza con il Programma operativo della Regione Calabria per le annualità 2014–2020 che si stima, in assenza di significativi ritardi nell’avvio della nuova programmazione, porterebbe ad un risultato atteso di ben 35 mila posti di lavoro. Il mercato del lavoro: con il 25,4% del 2014, il tasso di disoccupazione peggiore dal 1992. Nel 2014, secondo i dati ISTAT riferiti al primo trimestre, la Calabria peggiora la sua preoccupante situazione occupazionale: 22 mila disoccupati in più in un solo anno con un esercito complessivo di oltre 173 mila "senza lavoro" ed un incremento, rispetto allo stesso periodo del 2013, del 3,1%. Il tasso di disoccupazione è, al primo trimestre 2014, pari al 25,4% a fronte del 13,6% del dato complessivo italiano: per la Calabria il tasso peggiore dal 1992. Situazione sconfortante anche analizzando i livelli occupazionali regionali: -3,9% del tasso di occupazione nell'arco temporale considerato, fanno oltre 20 mila occupati in meno. Nuovo record per la disoccupazione giovanile che in Calabra fa registrare, secondo l’Istat, un nuovo picco: nel 2013, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 56,1% con un aumento, rispetto al 2007 (31,6%), di 24,5 punti percentuali. Questo valore è molto distante dai dati della media italiana (40%) e dell’Unione Europea (23,4%). Il tasso di disoccupazione dei 25-34enni è pari al 32,2% a fronte di un dato italiano del 17,7%. Staffetta generazionale: la “solidarietà accompagnata” che produce nuova occupazione. La soluzione strutturale per evitare l’aggravarsi del conflitto generazionale è la ripresa della crescita e quindi delle opportunità di lavoro per tutti. Ma servono anche misure immediate. La staffetta generazionale – precisa la nota stampa di Partecipa Calabria – ha l’obiettivo di ripartire il lavoro fra le generazioni promuovendo il passaggio dei lavoratori anziani a un rapporto part time, in parallelo con l’assunzione, pure part time, di giovani. Lo strumento è rivolto ai lavoratori calabresi over 50 con un periodo mancante per l’accesso al pensionamento sino a 36 mesi e ai giovani con età fino a 35 anni non compiuti e in possesso dello stato di disoccupazione ai sensi della normativa vigente. Inoltre, la proposta può favorire una trasmissione generazionale delle conoscenze anche attraverso un percorso formativo ai neo-assunti da parte dei lavoratori “anziani”. Secondo le nostre stime l’azione, trovando coerente copertura nel POR Calabria 2014-2020 per circa 216 milioni di euro, potrebbe far assumere 12 mila giovani nel triennio 2015-2017. Valore università: un meritato riconoscimento al lavoro dei nostri cervelli. L’identikit del precario universitario è rilevabile da una interessante ricerca realizzata dalla Flc Cgil su dati del Miur: un 50,8 per cento di titolari di assegno di ricerca, un 18,7 per cento con contratto parasubordinato, un 12,6 per cento che svolge un dottorato e un 11,9 per cento con contratto a tempo determinato contro solo il 6% indeterminato. Di questi, il 60 per cento dichiara di aver svolto “qualche volta e spesso lavori non retribuiti”. Nel piano anticrisi #welfareconcreto di Partecipa Calabria, la proposta, sempre in coerenza con la programmazione futura delle risorse comunitarie, è chiara: l’adozione di un “Contratto per l’attività di ricerca e per l’assistenza didattica” per almeno 36 mesi di cui potrebbero beneficiare circa 3 mila precari delle università calabresi e il cui ammontare complessivo stimato sarebbe di 90 milioni di euro. Donna al lavoro: incentivi e smart working quali terapia d’urto per l’occupazione femminile. Il peso della crisi continua ad alimentare il disagio sociale in Calabria tra le donne: il tasso di disoccupazione femminile nel 2013 è balzato al 23,5%, in rialzo di ben 10 punti percentuali rispetto al 2011. Ad oggi, le donne disoccupate calabresi sono circa 70 mila. La proposta di estendere, rispetto a quanto fatto fino ad oggi, l’erogazione di incentivi alle imprese all’intero universo femminile e non soltanto alle donne fino a 35 anni di età. A questo strumento si propone anche la produzione di occupabilità femminile mediante l’attivazione dello smart working, che grazie alla possibilità di lavorare da remoto e di avere orari flessibili permette di conciliare lavoro e vita privata. Con un impiego di 68 milioni di risorse comunitarie, le azioni potrebbero generare nuova occupazione, nell’arco di un triennio, per circa 9 mila donne calabresi. Turismo: l’integrazione delle “destinazioni territoriali” può generare 6 mila nuovi occupati. Incentivare l’offerta integrata nelle aree a maggiore attrattività turistica in cui siano applicate significative premialità nell’accesso ai fondi comunitari, promuovere una costante e incisiva attività di promo-commercializzazione può generare un rilevante incremento dei flussi turistici con la creazione di almeno 6 mila nuovi posti di lavoro nel comparto turistico regionale. L’intensità degli incentivi all’interno delle aree individuate – si legge nella nota stampa del movimento Partecipa Calabria - dovrà essere tale da favorire il rafforzamento degli insediamenti turistici esistenti ed eventuali nuove attività e dovrà essere compatibile con la normativa comunitaria in materia di aiuti alle imprese. Le risorse per l’attivazione dell’intervento ammonterebbero a 65 milioni di euro. Start-cal: l’incremento occupazionale passa anche attraverso 500 business idea innovative. La proposta prevede il finanziamento di 500 start-up calabresi secondo una valutazione del piano industriale e di sviluppo aziendale. Lo strumento sarà un bando che erogherà un contributo massimo di 70 mila euro per ciascun beneficiario. Sarà previsto, inoltre, un accompagnamento per un triennio per sostenere la start-up sul mercato nazionale ed internazionale. L’azione potrebbe produrre, nel primo triennio di avviamento della start-up, un indotto occupazionale diretto pari a 1.500 unità e indiretto pari a 3.500 unità. Le risorse per l’attivazione dell’intervento ammonterebbero a 35 milioni di euro.
Caricamento commenti
Commenta la notizia