Con stupore abbiamo appreso del decreto 12300 del 17 ottobre con cui la Regione Calabria assume a tempo indeterminato 28 componenti della struttura dell’Autorità di Audit dei programmi operativi FSE e FESR 2007-2013, stabilizzati dopo 3 anni di lavoro in regione, a ridosso dell’elezioni del 23 novembre e con una qualifica (categoria D3) che permetterà ai fortunati nuovi assunti un emolumento di 2.500 € circa mensili. “E gli altri innumerevoli precari, che lavorano per la regione Calabria da molti più anni?” si chiede Sebastiano Barbanti, portavoce del M5S alla camera dei deputati “Penso ad esempio a quei medici, che aspettano l’assunzione dopo più di 8 anni di contratti a progetto, ma che ugualmente sono impegnati in turni massacranti, in reparti costantemente sotto organico. Con un twitt (sic!), il ministro Lorenzin ha annunciato lo sblocco del turnover per la nostra disastrata sanità regionale dal prossimo anno, ma anche questa sembra una manovra acchiappavoti pre-elettorale visto che lo stesso annuncio era stato fatto a 20 giorni dalle elezioni europee di maggio 2014. E intanto nell’ospedale di Lamezia Terme sono a rischio chiusura la Terapia Intensiva Neonatale per mancanza di personale e il Centro Trasfusionale, che significherebbe la morte dell’intero nosocomio lametino, nel silenzio assordante del partito unico (FI+NCD+PD). I nostri amministratori regionali, invece, incuranti dell’enorme passivo di bilancio da loro stessi creato, ritengono di poter sistemare solo i propri portatori di voti, poco prima di essere spazzati via dalle elezioni e con un Consiglio Regionale illegittimo che, dopo le dimissioni di Scopelliti, avrebbe dovuto limitarsi alla gestione ordinaria Laura Ferrara, portavoce del M5S al parlamento europeo, punta il dito verso il dipartimento programmazione, dove i nuovi assunti operano, che non è quello che si può chiamare un’eccellenza della nostra regione: “Nicola De Michelis, della direzione generale della Commissione europea per le Politiche regionali, afferma che per le politiche di coesione, attualmente mancano all'appello i programmi di Campania, Calabria e Sicilia, ultimi in assoluto in Ue assieme a un programma svedese. Non c’è traccia del Por Calabria, quindi, e come ho già denunciato più volte, i pagamenti europei sono sospesi, la regione Calabria è commissariata e molto probabilmente dovremo restituire 1 miliardo di euro all’Europa perché l’assessorato alla programmazione non è stato capace di spendere virtuosamente i soldi che sarebbero spettati a tutti i calabresi. Questo vergognoso decreto è la prova di come la vecchia politica sia ormai incapace di gestire la cosa pubblica e non capiamo con quale coraggio si possano ripresentare agli elettori invece di chiedere scusa alla Calabria e mettersi da parte. Il 23 novembre c’è un’alternativa: il M5S e Cono Cantelmi presidente. Quando saremo in Consiglio Regionale pretenderemo una gestione completamente diversa della cosa pubblica, basata sulla trasparenza, su criteri esclusivamente meritocratici ed atti a garantire competenza e risultati, come i cittadini calabresi meritano da ormai troppo tempo.”
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