L’Associazione degli ex consiglieri regionali intende proporre ufficialmente di intitolare la Cittadella regionale al compianto primo presidente della Regione, Antonio Guarasci, deceduto tragicamente nel 1970 nel pieno della responsabilità dei suoi doveri istituzionali e politici.Lo ha reso noto il presidente Stefano Priolo, durante un conferenza stampa a Palazzo Campanella coordinata dal capo ufficio stampa del Consiglio, Romano Pitaro, cui hanno preso parte gli ex consiglieri regionali Guido Laganà, Anton Giulio Galati, Costantino Fittante, Ernesto Funaro, Giovanbattista Iacino, Francesco Costantino e Giuseppe De Luca. “L’Associazione – ha detto Stefano Priolo – ha inteso condensare una scheda su sette punti programmatici da porre all’attenzione del nuovo Esecutivo e del nuovo Consiglio con l’intento di contribuire alla costruzione di un percorso nuovo che porti la Calabria sulla strada dello sviluppo, a partire dalla valorizzazione delle risorse umane , di cui è dotata. Siamo in una situazione da allarme rosso – ha proseguito Priolo - ed una delle più importanti ed imponenti risorse, i Fondi europei, anche per colpa della classe dirigente calabrese, rischia di venire meno o, nel migliore dei casi, di perdersi in mille rivoli senza che tutto ciò porti veramente ad un ribaltamento delle strutture produttive e della società calabrese”.Queste le proposte per il buongoverno della Calabria: assetto delle istituzioni e le proposte di riforma; il sistema universitario e scolastico calabrese; la difesa e la valorizzazione del territorio regionale; le politiche di coesione sociale e territoriale; l’alta formazione e i beni culturali; la piena valorizzazione dei Fondi di sviluppo regionale 2014/2020; un progetto per tenere viva la memoria ed il significato del campo di internamento di Ferramonti. Tra i punti più significativi delle proposte e di immediata attenzione, sono evidenziati “l’irrobustimento delle rete telematiche, un collegamento dedicato dall’aeroporto di Lametia Terme a Germaneto, il recupero delle politiche della montagna e della forestazione, le fonti energetiche rinnovabili (eolico, fotovoltaico e solare), il patrimonio industriale (in primis le Omeca di Reggio Calabria), il futuro di Saline Ioniche e Gioia Tauro e, soprattutto, una sistematica azione di contrasto alle organizzazioni mafiose”.
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