Cosenza

Sabato 23 Novembre 2024

Miglior vino novello
del meridione

Si è conclusa con la consegna dei premi del concorso “Miglior Vino Novello del Meridione”, la 3 giorni dell’8° edizione dell’expo-degustazione “I tini di San Martino”, tenutasi dal 14 al 16 novembre nel centro storico di Cosenza, organizzata dall’Associazione culturale Città Futura, il network 20 di..vini e il Comune di Cosenza. L’ultimo atto del Salone, diretto da Tommaso Caporale, nella cornice della suggestiva enoteca regionale della provincia di Cosenza, ha visto al lavoro una giuria di esperti gourmet e sommelier che ha valutato la qualità dei vini novello partecipanti da più regioni del meridione d’Italia; 4 i giudici designati: William Greco, sommelier della Fondazione Italiana Sommelier, Mario Ferraro, sommelier Ais, Mario Reda, assaggiatore Onav e Francesco Papaleo, presidente di giuria, ristoratore sommelier di Aosta, attento conoscitore di numerose realtà vinicole italiane e d’oltralpe.I risultati, che sono stati sommati alle preferenze del pubblico, hanno visto salire sul gradino più alto del podio 2 aziende in ex aequo, la casa vinicola Criserà di Reggio Calabria, con il suo novello dall’etichetta “Giovì” e le cantine Spadafora di Mangone(Cs), che si sono aggiudicate il premio più ambito di “Miglior Vino Novello del Meridione 2014” del Salone. Al secondo posto si riconferma ancora il novello di una cantina calabrese, quello delle cantine Statti di Lamezia T.(CZ) già insignito del primo premio durante la scorsa edizione. Terzo classificato il novello campano delle cantine degli Astroni di Napoli. Due le menzioni speciali: una della giuria tecnica, che ha premiato un novello della Sardegna, che ha riscosso numerosi apprezzamenti dal pubblico e dalle associazioni di categoria, sia per il packaging accattivante, sia per la particolare “briosità” del novello stesso, gradevolissimo e affascinante, quello della Cantina di Logoro “Il Nuraghe” di Mogoro(OR); l’altra menzione, quella da parte dell’organizzazione, è andata al novello pugliese delle Cantine Coppi di Turi(BA) per l’equilibrio costante nelle qualità e a quello campano della Cantina del Taburno di Foglianise(BN), per il forte attaccamento con i territorio, quello dell’Aglianico.

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