L’Associazione internazionale “Amici dell’Università della Calabria” esprime e ricorda a distanza di sette giorni la scomparsa del proprio socio, prof. Franco Crispini, Ordinario di Storia delle Filosofie, già preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Ateneo di Arcavacata, dall’anno accademico 1990/1991 all’anno accademico 2005/2006, per un periodo di sedici anni, durante i mandati dei Rettori, Giuseppe Frega e Giovanni Latorre, deceduto all’età di ottanta anni lo scorso 31 dicembre 2014. Una figura che ha lasciato delle testimonianze di vita caratterizzate dallo studio e dalla ricerca filosofica, come dalla passione verso l’insegnamento e l’impegno accademico con uno sguardo attento verso la politica ed i suoi personaggi di riguardo. Una scomparsa che ha creato nei familiari e nei tanti amici a lui legati, come nei componenti dell’Associazione “Amici dell’Università della Calabria”, sconforto, ma anche serenità per avere condiviso anzitutto un comune interesse verso un processo di sviluppo dell’Ateneo di Arcavacata, luogo d’incontro e formazione per innumerevoli giovani e giovane della Calabria ed anche di lavoro finalizzato all’amministrazione e gestione della struttura universitaria come della ricerca indirizzata alla crescita economica, sociale e culturale della Regione. Non saranno certamente dimenticati i suoi 33 anni di vita trascorsi all’interno dell’Università, iniziati nel periodo di avvio delle attività didattiche dell’Università, guidata dal Rettore, prof. Beniamino Andreatta, come docente della Facoltà di Lettere e Filosofia e come direttore del dipartimento di filosofia, prima di assumere le funzioni di Preside della Facoltà, durante i quali non si è risparmiato nello scrivere delle opere filosofiche, politiche e sociali che fanno ormai parte del patrimonio letterario italiano, condividendo anche una passione giornalistica e di collaborazione con “Il Quotidiano della Calabria” ed il settimanale “Mezzoeuro”, attraverso i quali esprimeva le sue acute riflessioni sulle vicende della nostra vita quotidiana. Un uomo, un docente ed un accademico che ha partecipato responsabilmente alle varie fasi di sviluppo e crescita dell’Università secondo il disegno iniziale dei padri fondatori, perseguito in base alla legge istitutiva del 1968 ed allo Statuto del 1971, come a quello derivante dai progetti vincitori del concorso internazionale con a firma gli architetti Gregotti e Martensson; non trascurando, inoltre, di dare il suo contributo anche ai cambiamenti derivanti dalla legge di riforma del sistema universitario italiano e che ha portato l’Università della Calabria a riscrivere ed approvare nel 1997 un nuovo Statuto. Materia questa che fa parte del terzo volume “La Storia dell’Università della Calabria, dalla legge istitutiva alla sua realizzazione – Un sogno che si avvera”, di Aldo Bonifati, pubblicato dalla Pellegrini Editore. Fu vicino allo spirito innovativo e di programmazione dello sviluppo della Calabria impostato dall’on. Giacomo Mancini e dal primo presidente della Giunta Regionale della Calabria, Antonio Guarasci, ai quali stava a cuore il disegno di dare alla nostra regione la prima Università statale della Repubblica italiana, non trascurando di dare il suo contributo di idee e consulenza scientifica alla stessa Fondazione Antonio Guarasci fin dalla sua fase di partenza del 1986. Per l’Associazione internazionale “Amici dell’Università della Calabria” la sua dipartita è motivo di manifestare sentimenti di comune partecipazione per dare continuità a valori di grande valenza umana nello spirito di un forte legame tra esseri umani e l’istituzione universitaria, luogo d’incontro e preparazione alla vita, per non essere soli.