Il segretario regionale del Pd Calabria, Ernesto Magorno, ha scritto al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e al Sottosegretario al Lavoro e Politiche Sociali, Teresa Bellanova, in merito alla vertenza dei lavoratori dell’Azienda Infocontact. Nella lettera si legge: « Mi unisco agli accorati appelli che in queste ore stanno giungendo al Governo per la vertenza che riguarda l'azienda di telecomunicazioni Infocontact e il destino dei suoi 1800 occupati in Calabria, a rischio del posto di lavoro, per la paventata azione di ridimensionamento dovuta al venire meno di importanti commesse per la stessa azienda. A testimonianza della drammaticità e dell'ansia con la quale viene vissuta da 1800 famiglie questa vicenda, il fatto che proprio in queste ore a Lamezia Terme, i lavoratori stanno attuando un presidio per chiedere, ancora una volta, che venga tutelato il loro posto di lavoro e che non venga disperso un patrimonio di professionalità e di efficienza che ha visto, tra le altre cose, l'azienda premiata come miglior call center d'Europa. Mi associo per questo alla richiesta di convocazione, coinvolgendo tutte le parti interessate, un tavolo di crisi, presso il Governo, sulla vicenda Infocontact e di un'azione decisa, da parte dello stesso esecutivo affinché si pervenga a un confronto con la Wind che chiarisca i suoi propositi sul fonte delle commesse che determinano il futuro stesso della Infocontact e dei suoi occupati. Occorre un impegno straordinario, che faccia seguito alla sensibilità e all'attenzione già dimostrata da Lei e da tutto il Governo, per la nostra Calabria e per le sue drammatiche problematiche occupazionali, perché com'è comprensibile un esito negativo, di una vicenda come quella della Infocontact, avrebbe un effetto deflagrante dal punto di vista sociale e mortificherebbe quella Calabria di eccellenza che pur faticosamente si è affermata e si è dimostrata all'altezza di affrontare le sfide dell'innovazione e dell'uso delle tecnologie. Confido pertanto in Suo intervento affinché si intraprenda in breve tempo un confronto tra tutte gli attori della vicenda Infocontact e che si possano dare delle risposte ai 1800 lavoratori calabresi, che vogliono guardare con speranza e fiducia al futuro in una terra che non può permettersi di perdere altri posti di lavoro ».