Cosenza

Sabato 23 Novembre 2024

Mons. Nunnari
e il presidente

“All’inizio del suo mandato, auguro che la Calabria riacquisti il gusto del servizio. La Chiesa calabrese è vicina alle attese di una comunità in cammino ed è impegnata a sostenere gli ultimi, quanti non hanno voce e si trovano relegati ai margini di una società sempre più disorientata e confusa. Dinanzi a tanti rivolgimenti che destano inquietudine e ad una incalzante recessione che sembra ormai divenuta strutturale, siamo chiamati ad interrogarci per ricercare risposte esaustive a bisogni primari, garantendo diritti inderogabili spesso denegati”. E’ quanto ha detto mons. Salvatore Nunnari, arcivescovo metropolita della Diocesi di Cosenza-Bisignano e presidente della Conferenza Episcopale Calabra, al presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo, in occasione dell’inaugurazione a Reggio Calabria, dell’Anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico regionale.“Un versante di impegno – ha proseguito - che deve vederci tutti, ognuno per la propria parte, corresponsabili di iniziative significative per la promozione umana e la giustizia sociale. Abituata da una storia spesso matrigna a sopportare patimenti e tribolazioni, la Calabria vive questo periodo difficile, affrontando avversità vecchie e nuove, con il coraggio, la determinazione e la tenacia di sempre. Merito di un popolo che non ha mai assecondato la sconfitta ma che ha sempre saputo rialzare la testa anche nei momenti più bui. Bisognerà ancor di più oggi saper riunire tutte le forze intorno ad un progetto credibile che restituisca piena dignità alle Istituzioni e nuova fiducia alla gente”.Da parte sua, il presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo - che alla sua prima “uscita” pubblica ha voluto incontrare il Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, - ha detto: “Abbiamo bisogno di unità e condivisione sulle scelte per lo sviluppo che la Regione deve operare per ridare speranza e fiducia ai nostri giovani ed alla comunità tutta. Il sostegno della Chiesa calabrese, ma anche il suo pungolo e le sue esortazioni, sono per noi tutti preziosi”. 

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