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60 rinviati a giudizio
per falsi esami

Inchiesta ‘Cento dieci e lode’ o meglio falsi esami all’Unical. Tutti rinviati a giudizio i 60 indagati tra docenti, studenti e amministrativa dell’Università della Calabria che secondo il pm del tribunale di Cosenza Antonio Tridico che ha coordinato le indagini avrebbero goduto di riconoscimenti fittizi degli esami, qualcuno avrebbe falsificato le firme. Per alcuni i reati sono prescritti. Prima udienza il 14 luglio nel tribunale di Cosenza. L'inchiesta è partita dalla denuncia dell’ex rettore Giovanni Latorre dopo essere stato informato che un dicente della facoltà di Lettere non aveva riconosciuto la sua firma sullo statino di uno studente. Sono partite le indagini, l’acquisizione di numerosi faldoni di documenti, spulciate le posizioni di molti studenti dal 20014 al 2011. Sono emerse irregolarità nell’inserimento dei dati nel sistema informatico, mancanza di libretti e statini. Per gli inquirenti c’era un vero e proprio sistema per cui si formalizzavano esami mai sostenuti dagli studenti. Da qui l’accusa  di falso ideologico e materiale oltre che di accesso abusivo al sistema informatico. Ne è seguito un tormentato iter per stabilire il tribunale competente tra Cosenza e Catanzaro, quest’ultimo per il reato di frode informatica. E ora la decisione del rinvio a giudizio e processo a Cosenza.  

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