È stata inaugurata, alla presenza di più di 300 persone e di Franco Gabrielli, Capo dipartimento della protezione civile, la manifestazione “La Calabria che si muove, un mese di eventi, riflessioni e incontri sul rischio sismico” promossa dal CSV Cosenza con il supporto del Comune di Rende, della Regione Calabria e dell’Ufficio scolastico regionale in collaborazione con la Prefettura di Cosenza e l’Università della Calabria, nell’ambito della quale è stata allestita la mostra “Terremoti d’Italia”, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Gabrielli, prima di partecipare al convegno di inaugurazione, ha incontrato i volontari di protezione civile della provincia di Cosenza e 25 studenti della scuola media statale Dante Alighieri di Saporito di Rende ai quali ha fatto una piccola lezione di protezione civile. Il Comune di Rende ha messo a disposizione, per un mese, dal 21 febbraio al 21 marzo, il Museo del Presente. “È importante conoscere il problema ed affrontare il fenomeno del rischio sismico – ha affermato il sindaco di Rende, Marcello Manna – siamo orgogliosi che questa iniziativa parta dal Comune di Rende”. Grandi i numeri di partecipazione all’iniziativa. Oltre 200 volontari si sono iscritti al corso di protezione civile, 75 giovani hanno chiesto di poter svolgere qualche ora di volontariato durante l’evento e mille e 300 studenti hanno chiesto di visitare la mostra con le loro scuole. La mostra è stata inaugurata da Maria Annunziata Longo, presidente di Volontà Solidale, accompagnata da Franco Gabrielli, capo dipartimento della protezione civile, Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, il sindaco di Rende, Marcello Manna, il vice prefetto vicario di Cosenza, Massimo Mariani e il rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci. “Imparare a convivere con il rischio, puntare sulla previsione e sulla prevenzione, costruire un sistema di protezione civile integrato nelle competenze e conoscenze – ha affermato Longo – penso siano obiettivi ambiziosi per la nostra terra, ma assolutamente a portata di mano che abbiamo, da cittadini, il diritto di pretendere e il dovere di promuovere”. Secondo Gabrielli bisogna far partire in questa regione una potente macchina di protezione civile regionale, perché il terremoto non sappiamo quando verrà, ma ci sarà.