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Protesta polizia
agenti a semafori

Poliziotti ai semafori e negli incroci al posto dei lavavetri, armati di secchi e spazzoloni, per distribuire 500.000 cartoline ai cittadini e agli automobilisti e sensibilizzare, anche dalla provincia, il Governo all’adozione di provvedimenti urgenti in materia di sicurezza, resi ancora più necessari dall’emergenza terrorismo. E’ l’iniziativa del Sindacato Autonomo di Polizia Sap che è sceso  in piazza anche a Cosenza all’incrocio tra Viale Trieste e Via Monte Santo. Una protesta che si è svolta contemporaneamente in tutta Italia: la cartolina, indirizzata al premier Renzi, raffigura la nota immagine dell’Isis che conquista Roma con il Colosseo messo a ferro e fuoco. Un dato campeggia: “La Camera dei Deputati spende 7 milione all’anno per le pulizie e non si trovano 6 milioni per un Corso Anti Terrorismo col quale formare gli agenti che svolgono servizio di controllo del territorio? “E’ una situazione intollerabile – dice Antonio Giordano, Segretario Sap di Cosenza – e per questo vogliamo ‘rubare’ il posto ai lavavetri per dire ai cittadini come stanno le cose, che non siamo preparati all’emergenza terrorismo, che anche nella nostra città riusciamo con fatica a fare il nostro dovere a causa della carenza di mezzi ed organici aggravata dai tagli dell’ultima legge di stabilità. Ci sono 1.000 ragazzi che hanno vinto un concorso e che potrebbero essere assunti subito, a costo zero per quel che riguarda le procedure di selezione e arruolamento. Ci mancano ufficiali di polizia giudiziaria per fare indagini: con cosa lo combattiamo il terrorismo? E poi vogliono chiudere i nostri uffici di polizia… Invece non si fa nulla!” è chiaro che bisogna aprire un nuovo fascicolo contro ignoti e ripartire. La giustizia non può e non deve tralasciare nulla”.

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