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Omicidio Taranto
cerchio si stringe

Si stringe il cerchio attorno all'assassino di Antonio Taranto, il 26enne ucciso all'alba di domenica nell'androne di una palazzina popolare a Via Popilia con un colpo di pistola cal. 9 alle spalle. Il procuratore capo Dario Granieri, i sostituti Tridico e Donato, gli agenti della squadra mobile e i carabinieri del reparto operativo hanno raccolto importanti elementi. Sono stati emessi deglii avvisi di garanzia  sia per favoreggiamento sia per concorso in omicidio. Altre prove importanti potranno venire dall'analisi di un appartamento al primo piano da cui inizia la scia del sangue del giovane, sono stati effettuati degli esami con il luminol, sia dall'autopsia eseguita oggi. Con il passare delle ore appare più netto il contesto in cui sarebbe maturato l'omicidio, ovvero, in ambienti legati alla criminalità organizzata nonostante Taranto non avesse alcun precedente. Il presunto incontro chiarificatore a cui si sarebbe recato il giovane dopo il litigio in discoteca,  all'interno della palazzina di Via Popilia in da solo e senza alcuna precauzione lasciano immaginare che non temesse nulla cosi come il fatto che sia stato colpito alle spalle. 

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