Una insegnante di 53 anni, Patrizia Schettini, è stata trovata cadavere, la settimana scorsa, all’interno dell’abitazione in cui risiedeva in contrada “Timpone degli ulivi” a Cosenza. Il decesso della donna sembrava essere stato causato da una caduta accidentale dovuta ad una temporanea perdita di equlibrio avvenuta mentre stava salendo le scale di casa. La presenza, tuttavia, di ecchimosi e ferite che sono subito apparse non riconducibili alla ipotizzata caduta, ha indotto la magistratura inquirente a disporre l’esecuzione di un esame autoptico. Esame che avrebbe dato corpo ai sospetti degli inquirenti: la donna sarebbe stata strangolata. Della vicenda si stanno occupando gli investigatori della squadra mobile bruzia, diretti dal vicequestore Giuseppe Zanfini. La mancanza di segni di effrazione sul portone d’ingresso dello stabile in cui la vittima viveva, lasciano ipotizzare che si trovbasse in compagnia di una persona che conosceva. Già, ma di chi si tratta? Le indagini sono coperte da un riserbo assoluto. Non filtrano indiscrezioni.