Tra le prime mosse del neo commissario alla salute Massimo Scura il varo del decreto di riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese. Scura ha detto di aver recepito i suggerimenti del governatore Oliverio, ha sottolineato il fatto di aver previsto il taglio di 91 unità operative, considerate in esubero, di cui 54 complesse e 37 semplici o a valenza dipartimentale, che tradotto significa, scomparsa del posto di primario e razionalizzazione del personale, e di aver aumentato di 663 unità i posti letto complessivi. Bene, ma da una prima lettura del decreto, balzano agli occhi alcune discrasie, per non dire strafalcioni a livello di pura contabilità per quanto riguarda, ad esempio, i posti letto nell’azienda ospedaliera di Cosenza. Il dato complessivo è di 651, sicuramente un piccolo incremento rispetto agli attuali 614. Ma se si si sommano le singole voci, unità per unità e relativa dotazione di posti letto, il totale che viene fuori è decisamente diverso, ovvero 706. Una mera svista o cosa? Abbiamo chiesto lumi al commissario straordinario dell’azienda ospedaliera di Cosenza William Auteri il quale ha confermato di aver rilevato la stessa cosa e di essersi già premurato di avvisare il dipartimento. Sarebbe opportuno che si procedesse subito ad una rettifica anche perché 55 posti in più o in meno non sono cosa da nulla, tenuto conto che la dotazione assegnata ai singoli reparti alle singole unità sarà sicuramente stata frutto di una attenta ricognizione e valutazione. Si può presentare un decreto che contiene errori cosi grossolani? Per quanto riguarda le unità operative complesse, nell’azienda ospedaliera di Cosenza ne sono state tagliate quattro: Reumatologia, Cardiologia interventistica, Chirurgia epato-bilio-pancreatica e la Medicina di Rogliano. , anche se l’ospedale del Savuto si è visto ricompensare con la creazione di una struttura complessa per la riabilitazione funzionale e un reparto di lungo degenza. Potenziata anche l’unita di terapia intensiva dell’Annunziata che si è vista finalmente aumentare i posti letto da 11 a 17, cosi come importante è la istituzione, proposta da Auteri, di una unità operativa dipartimentale di chirurgia d’urgenza.