«Le attività criminose di questi ultimi giorni stanno creando un clima di tensione molto alto nella collettività e tra gli operatori economici. La preoccupazione si tocca con mano e rischia di rendere tutti più vulnerabili e inquieti. Abbiamo bisogno di segnali efficaci e rassicurazioni vere per fare fronte comune rispetto ad un impegno che deve essere assunto come prioritario a tutti i livelli di governo e di responsabilità, pubblica o privata che sia». A lanciare l'allarme Natale Mazzuca, Presidente di Unindustria Calabria, all'indomani dell'ennesimo accadimento increscioso che si è registrato in Calabria e che fa seguito ad una serie di fatti negativi che stanno facendo segnare un livello di recrudescenza in rapida crescita con furti, rapine ed incendi dolosi di macchinari industriali, sedi ed esercizi di attività imprenditoriali. "In un momento in cui la criminalità organizzata sta turbando la sicurezza e sta mettendo a dura prova la fiducia e la voglia di fare di ognuno di noi - ha proseguito il Presidente di Unindustria Calabria - come sistema delle imprese aderenti a Confindustria desideriamo rappresentare in maniera forte il valore del nostro impegno a sostegno delle forze dell'ordine e delle istituzioni preposte alla tutela dell'ordine pubblico, in uno con la necessità di non essere lasciati da soli nella doverosa azione di denuncia, perché in solitudine si è tutti più vulnerabili ed ogni battaglia, per quanto possa essere condotta con vigore, è perduta in partenza. Siamo al settimo anno di una crisi drammatica - ha concluso il numero uno di Unindustria Calabria Mazzuca - che in Calabria trova estrema sintesi in due dati: meno centomila posti di lavoro e meno cinque miliardi di euro di Pil. C'è una Calabria che sta affondando e non solo a causa della condizione di crisi che stiamo vivendo da troppo tempo. Siamo ad un punto tale che c'è tutto ancora da fare, ma occorre agire immediatamente creando le condizioni necessarie per poter lavorare senza preoccupazioni improprie e gravose».
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