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Cristina Giraldi
segretario nazionale
microbiologi clinici

Importante riconoscimento per la classe medica cosentina. La dott.ssa Cristina Giraldi, microbiologa e autore di oltre 100 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali, direttore dell’UOC di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, è stata riconfermata, per un altro triennio, quale Segretario Nazionale dell’Associazione dei Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI), importante Società Scientifica Italiana con più di 1600 iscritti, che ha come finalità statutarie la promozione e lo sviluppo della Microbiologia clinica, disciplina che studia le patologie infettive uno dei principali problemi della sanità pubblica. La dott.ssa Giraldi, in qualità di Segretario Nazionale, avrà un ruolo rilevante nelle attività nazionali di formazione continua, in particolare nell’organizzazione del Congresso Nazionale e nel coordinamento degli  eventi formativi  regionali. Tra gli obiettivi prioritari, inoltre, Il neo segretario si prefigge una stretta sinergia con le altre Società scientifiche Cliniche, affinché venga riconosciuto e garantito il ruolo irrinunciabile  della Microbiologia Clinica nella diagnosi e cura delle infezioni, e anche per avere un costante confronto con le istituzioni a livello centrale e periferico per uniformare gli standard di efficienza, efficacia e qualità dei laboratori di microbiologia. “ Questa Associazione, con i suoi specialisti - sottolinea la dott.ssa Giraldi – ha promosso e pubblicato numerosi percorsi diagnostici indirizzati a scelte di diagnosi appropriate, al miglioramento dei tempi di refertazioni  e a terapie mirate ed efficaci verso le più importanti e gravi patologie infettive. Questo  lavoro è stato realizzato perché, anche  nell’ambito della diagnostica di laboratorio, non può essere ignorato il difficile momento economico che sta attraversando il nostro paese ed in particolare la sanità. La Microbiologia Clinica, pertanto, si deve adoperare per scegliere diagnostiche appropriate tali da consentire il  recupero di  risorse importanti e la riduzione dei tempi di  degenza, con il conseguente contenimento dei costi ”.

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