Dopo Greco e Sergio anche il consigliere regionale Mimmo Bevacqua del PD a sostegno del comitato ‘No Lombroso’ che chiede la chiusura del museo Lombroso di Torino in cui sono esposti i crani sulla cui analisi è stata impiantata la controversa teoria lombrosiana, tra questi quello del ‘brigante’ calabrese Giuseppe Villella Torino”. “L’esposizione pseudoscientifica di quei poveri resti – afferma Bevacqua – a cominciare dal cranio del “brigante” calabrese Giuseppe Villella, non ha alcuna ragione d’essere, se non quella delle perpetuazione di una distorsione perversa che nessuno studioso serio si sognerebbe oggi di sostenere. Mantenere aperto nel 2015 il macabro “teatro” lombrosiano, significherebbe non soltanto continuare a sfregiare le ragioni storiche di un fenomeno complesso e doloroso qual è il brigantaggio meridionale post-unitario, ma, ancora peggio, avvalorerebbe quel concetto del soggetto deviato per nascita, secondo cui l’origine del comportamento criminale è rinvenibile nelle caratteristiche anatomiche del crimine, persona fisicamente differente dall’uomo normale in quanto dotata di anomalie e atavismi, che ne determinano il comportamento socialmente deviante. In questa battaglia di rivendicazione dei valori umani – ha concluso il consigliere regionale – intendo valutar, insieme ai colleghi, l’opportunità di impegnare l’intero Consiglio regionale e la Giunta al fine di giungere al più presto alla chiusura di questa incresciosa
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