A distanza di un anno dal devastante incendio che ha distrutto molte delle baracche del campo rom lungo il fiume nell’area di Vaglio Lise e il loro trasferimento temporaneo nel Ferro Hotel della stazione con una ordinanza del sindaco Occhiuto, la questione riesplode con forza. Eh già perché il Tar della Calabria, accogliendo il ricorso di Rete Ferroviaria Italiana, contro la requisizione dell’immobile da parte del comune ha emesso una ordinanza con la quale viene nominato un commissario ad acta, individuato nel prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, che ha pieni poteri, che dovrà procedere entro 15 giorni allo sgombero del Ferro Hotel e alla restituzione dell’immobile alle Ferrovie. Il comune è stato anche condannato a pagare le spese processuali. I giudici amministrativi sono stati chiari e perentori. Questa volta nessuna dilazione, come successo con la precedente ordinanza del 17 ottobre scorso disattesa da Palazzo dei Bruzi. Lo sgombero e quindi la restituzione dell’Hotel dovranno avvenire nei tempi stabiliti. Il pallino è passato dunque nelle mani del rappresentante territoriale del governo che dovrà agire con immediatezza e trovare una soluzione, soluzione sicuramente non facile con cui si sono cimentate, senza successo, le diverse amministrazioni comunali che si sono succedute a Palazzo dei Bruzi anche per le resistenze dei residenti delle varie aree. Indubbiamente i rom sono una realtà e non possono essere abbandonati a se stessi, ma è altrettanto vero che la situazione attuale non è più sostenibile. Le circa 300 persone ospitate nel Ferro hotel non hanno risolto il problema del campo rom e hanno creato ulteriori disagi all’intera area della stazione di Vaglio Lise, una stazione diventata una vergogna sia per l’abbandono delle Ferrovie, tagli e soppressioni, sia per la colpevole disattenzione degli amministratori locali che in tutti questi decenni non sono riusciti a far decollare il cuore dei trasporti della città e della provincia. Il mega progetto di una stazione pulsante, dotata di centri commerciali, di area direzionale, di collegamenti efficienti con il centro, è sempre rimasto sulla carta o al massimo nelle promesse elettorali, nel frattempo Vaglio Lise è diventata una sorta di terra di nessuno in cui è difficile avventurarsi. Non c’è alcuna sicurezza, non ci sono uffici aperti, i parcheggi sotterranei sono discariche, regno di disagiati e balordi. E sicuramente il trasferimento dei rom voluto dal sindaco, sebbene sull’onda emergenziale, ha accentuato i problemi come segnalato invano più volte dai residente, dai passeggeri in transito. Ora anche la bocciatura del Tar