“Salvare i bambini rom che vivono nella baraccopoli di Vaglio Lise a Cosenza. Sono tutti a rischio. In quelle condizioni igieniche disumane e allucinanti, tanti purtroppo si ammalano! Lì, in quel campo rom, ho scoperto e salvato 14 anni fa i due fratellini nomadi non vedenti, Marko e Branko, che continuo da allora ininterrottamente ad aiutare e a far vivere loro una vita dignitosa. La loro storia deve essere un monito e di esempio per tutti . Ecco perché penso che una tendopoli rom al posto della baraccopoli, a Cosenza, nel quartiere di via Popilia, non è certo la soluzione ideale ma è comunque da accettare perché rappresenta una soluzione certamente più dignitosa e di maggiore sicurezza rispetto alla vergogna e disumanità di quelle tende in riva al fiume e al rischio di possibili tragedie, che ricordo, negli anni scorsi,si sono miracolosamente evitate in occasione di incendi che hanno distrutto una parte del campo nomade". Questo l'appello del leader di Diritti Civili Franco Corbelli che ricorda come 14 anni fa grazie al suo intervento due fratellini sono stati salvati e curati. "La baraccopoli di Vaglio Lise e' una vergogna, un fatto indegno di un Paese civile. Sono anni che Diritti Civili denuncia questo scandalo. Per questo era assolutamente necessario e urgente intervenire immediatamente, eliminando queste vergogne, aiutando quelle famiglie, dando un'assistenza dignitosa a quei bambini che in quelle condizioni si ammalano e rischiano la vita. Bisogna non chiudere gli occhi di fronte al dramma di quei bambini innocenti. Ricordo a tutti che a volte in quelle baracche si consumano immani tragedie, a tutti sconosciute, come nel caso dei due fratellini rom non vedenti, Marko e Branko che 14 anni fa Diritti Civili scoprì proprio in una di quelle tende-vergogna di Vaglio Lise".
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