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Mafia Capitale,
indagini a Cosenza

 I Ros scavano ancora nel tunnel di “Mafia Capitale”. Scavano per riportare a galla le prove dell’ipotizzato sistema affaristico-mafioso. E arrivano fino a Cosenza. Tra le società controllate dagli investigatori speciali anche la “Camus srl” di Cosenza. I sospetti degli inquirenti si riferiscono all’appalto del Cup (centro unico di prenotazione sanitario). La “Camus” faceva parte dell’associazione temporanea di imprese (ati) assieme alla società cooperativa “Capodarco”e alla “Nuove tecnologie applicate srl”, che nello scorso ottobre si aggiudicò la gestione del servizio di prenotazione sanitario. Una delle tante commesse finite nell’orbita di Buzzi. In particolare dalle pieghe del provvedimento cautelare, eseguito nei giorni scorsi, affiorano dubbi. Dubbi legati a quanto sarebbe accaduto proprio nell’ottobre dello scorso anno in seguito all’appalto aggiudicato il 2. La Direzione centrale acquisti della Regione Lazio, in una nota, segnalava la presenza di offerte economiche troppo basse in sede di apertura delle buste.

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