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Calabria prigioniera
di intrecci di potere
e malaburocrazia

"Il dramma di questa e' regione e' stato la forte accentuazione dei caratteri gestionali che hanno determinato nicchie e contro nicchie, poteri e contro poteri, piccoli e grandi equilibrismi ed aggiustamenti che, col passare del tempo, sono diventati una gabbia inestricabile e soffocante. Ad una politica che ha pensato di utilizzare lo scambio nell'intervento pubblico, ha fatto da contraltare una burocrazia che rende tutto piu' difficile e che oggi e' diventata come un lupo famelico. A questo lupo, ingordo e insaziabile, bisogna sottrarre gli alimenti di cui si ciba ogni giorno con grande avidita' determinando guasti inenarrabili. Bisogna metterlo a dieta nell'interesse delle imprese, della Calabria e soprattutto della buona politica". Lo ha detto il presidente dellla Giunta regionale, Mario Oliverio, che a Lamezia ha partecipato all'appuntamento dell'Ance. "Quella politica, cioe' - ha aggiunto - che non ama declamare e fare parole, ma che realmente vuole servire questa terra e liberarla dai lacci e dai lacciuoli in cui per troppi anni e' rimasta imprigionata ia chiaro: non e' un compito facile e piu' andiamo avanti nella nostra azione di governo, piu' ce ne rendiamo conto. Purtroppo, pero', se vogliamo cambiare realmente questa terra, dobbiamo continuare su questa strada, in un'azione determinata che puo' anche apparire lenta, snervante, faticosa. La cosa piu' importante e' non fermarsi, non lasciarsi sopraffare dalla sfiducia, assicurando alle azioni messe in campo uno svolgimento continuo e costante. E' faticoso, ma questa e' l'unica strada che abbiamo davanti ed e' la strada su cui stiamo lavorando". 

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