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Stabilizzazione?
regione a posto

La vertenza infinita degli LSU-LPU. In programma presso l'Assessorato regionale al Lavoro, nei prossimi giorni, una riunione con le organizzazioni sindacali e le associazioni dei comuni calabresi per una verifica sulle procedure di stabilizzazione degli LSU-LPU della Calabria.  Ad annunciarlo l'assessore regionale Carlo Guccione che sottolinea: "Non vorremmo che la decisione assunta ieri dal Governo sia un rinvio sine die dell'approvazione di una specifica norma legislativa che autorizzi la Regione ad utilizzare fondi propri del bilancio regionale per la copertura finanziaria dei contratti di assunzione a tempo determinato del primo anno per tutti i lavoratori. Ove mai questa decisione non dovesse essere assunta, anche in tempi rapidi, sarebbe contraddetta e vanificata la stessa Legge nazionale di Stabilita' che ha indicato il percorso di stabilizzazione di questi lavoratori. A Roma questa volta - aggiunge - non possono scaricare le responsabilita' su presunte inadempienze ed inefficienze regionali. Oggi la Regione ha le carte in regola. Sin dall'insediamento dell'attuale amministrazione regionale abbiamo ritenuto una priorita' la scelta di non lasciare abbandonati al loro individuale destino decine di migliaia di lavoratori in mobilita' cosi' come abbiamo deciso, senza se e senza ma, di riconoscere agli LSU-LPU i diritti e la dignita' di un lavoro stabile. Come Regione - evidenzia l'assessore - abbiamo inteso farci carico di destinare una rilevante quota di risorse finanziarie per evitare si determinassero disparita' fra lavoratori e incertezze sui tempi e le modalita' del percorso di contrattualizzazione. Sarebbe ingiusto non autorizzare la spesa dei fondi regionali alla pari di quelli nazionali, in deroga al patto di stabilita'. Se fosse impedito l'impiego di risorse regionali si potrebbero garantire solo contratti di assunzione per sei mesi e non per tutti i lavoratori. Questo - conclude Guccione - sarebbe un impedimento allo svolgimento del procedimento di stabilizzazione dal momento che il tempo indeterminato potra' essere conseguito solo dopo i tre anni di contratti a tempo determinato". 

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