Un presunto caso di malsanità all’ospedale di Cosenza. Vittima una giovane donna di 37 anni, madre di due bimbi piccoli, di San Vincenzo La Costa, piccolo centro dell’hinterland cosentino. Una frattura evidentemente non diagnosticata che le fa rischiare la vita. Si salva, ma ad un prezzo altissimo. Cade rovinosamente davanti l'asilo. Non si può muovere. arriva l'ambulanza, il piede fa molto male, la corsa all’Ospedale di Cosenza, ma qui i medici minimizzano. Basta un tutore. Deve rimanere a riposo, Torna a casa. Ma i dolori sono lancinanti, il piede diventa sempre più nero. T orna in ospedale dopo una settimana. I medici prendono tempo, quando si rendono conto che la situazione è grave, che la necrosi galoppa, decidono di amputare fino sotto il ginocchio. Il decorso purtroppo non è quello sperato. febbre altissima e sofferenze indicibili. Probabilmente si è presa una infezione. Viene riportata in sala operatoria, ma non se ne esce, la situazione precipita. A questo punto il marito si decide a portarla a Bologna. E' costretto a firmare. Lo fa, sa che probabilmente è l'unico modo per salvare la vita alla moglie. Al Rizzoli i medici si rendono conto che l'infezione è grave, la necrosi altrettanto, non resta che amputare nuovamente, sopra la coscia. Ora è ancora li alle prese con la degenza. Parte la denuncia. I familiari vogliono giustizia. Non deve succedere anche ad altri. Il procuratore capo di Cosenza, Dario Granieri, ha immediatamente aperto un fascicolo e avviato le procedure del caso per fare piena luce sulla vicenda. Saranno gli inquirenti a stabilire le responsabilità, ma nessuno potrà mai risarcirla e resituirle una vita normale, anche se lei in tutto questo dramma ha la forza di dire 'per fortuna sono viva e posso vedere i miei bambini'. Il percorso che attende questa giovane mamma è difficilissimo e lei ha bisogno di tanto coraggio e di tanto aiuto!
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