Con l’abbattimento dell’ultima baracca si apre la fase dela bonifica nel campo rom sul fiume Crati. Le imponenti operazioni di trasloco delle famiglie rom dal campo costruito abusivamente sul fiume al campo di emergenza provvisorio di Vaglio Lise, avevano avuto inizio lo scorso 25 giugno. Oggi, a distanza di tre settimane, è stata demolita l’ultima baracca ai margini del corso d’acqua bruzio, procedendo simultaneamente allo sgombero totale dell’area da sempre molto pericolosa per l’incolumità delle persone e per l’igiene e la salute pubbliche. “Dopo decine di anni – ha detto il sindaco Occhiuto - siamo finalmente riusciti in un’impresa in cui avevano provato in tanti. Sindaci, prefetti e procure con decreti di sequestro dell’area. Ciò è stato reso possibile anche grazie all’intensa attività di coordinamento messa in atto dal prefetto Gianfranco Tomao e da tutto il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con il contributo delle altre forze dell’ordine e della Procura. Completato così lo sgombero e la demolizione totale delle baracche, il Comune ha immediatamente provveduto a realizzare gli impedimenti per nuove eventuali abitazioni abusive. A questo scopo sono stati creati uno scavo in trincea e un argine di terra, mentre è attualmente in corso la bonifica dell’intera zona che costeggia il Crati. Nel campo di emergenza provvisorio che la Protezione civile ha allestito a Vaglio Lise si contano al momento 365 persone di etnia rom accolte in 45 tende della protezione civile, cosa decisamente diversa dalle consuete tende da campeggi. Le persone ospitate nel nuovo campo provvisorio a Vaglio Lise sono ridotte di più della metà rispetto a prima. Ad andar via, soprattutto i cittadini rom che mal sopportavano il sistema di controllo dell’attuale area di trasferimento, particolarmente dediti ad attività illegali come l’accensione di fuochi nocivi e il favoreggiamento della prostituzione minorile.
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