. La loro è oggi una protesta silenziosa, parliamo dei percettori di mobilità in deroga, che si concretizza in una processione quotidiana all'Inps per chiedere notizie sulle spettanze dovute. Sussidi fermi al marzo 2014. Famiglie che aspettano da più di un anno e che nel frattempo hanno dovuto barcamenarsi per sopravvivere. L'ultimo acconto tre mesi fa a seguito di una protesta vibrata, poi più nulla. L'anno scolastico è ricominciato i ragazzi a scuola e le famiglie ad indebitarsi per garantire quello che dovrebbe essere un diritto e cioè lo studio. Dal governo nazionale, assicurano le risorse, poi però, lamentano i lavoratori, i soldi si perdono nei meandri della burocrazia, ritardi nel trasferimento alla Regione e poi all'Inps. Il risultato è che gli impiegati dell'istituto di previdenza allargano le braccia perchè chissà anche loro vorrebbero, ma non possono dare quelle risposte che i lavoratori aspettano. L'appello è alla politica affinchè dia risposte significative, concrete, a chi aspetta da anni quanto dovuto.
Caricamento commenti
Commenta la notizia