Cosenza si propone nel ruolo di polo di dibattito per individuare le migliori opportunità per le città del Mezzogiorno, per correggere la rotta ed evitare di non spendere o spendere male, per fare rete fra territori e preparasi adeguatamente ad intercettare fondi attraverso progetti di grande respiro. L'Europa -è il messaggio base della iniziativa cosentina dedicata alle strategie da adottare, anche nell'ottica del progetto smart city- deve ripartire dai territori, Comuni in primis.
Promotore della due giorni (ieri e oggi) al Castello svevo, in collaborazione con il Laboratorio urbano Smart City ed il team del progetto Res Novae, Anci ed Ifel (Fondazione Anci), il Sindaco e Presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto, sempre più convinto che la rinascita del Sud è possibile attingendo innanzitutto alle risorse endogene, che ci sono e vanno solo valorizzate attraverso progetti razionali ma anche trovando giusta sponda del Governo nazionale.
La prima giornata, che ha visto la partecipazione di un pubblico prevalentemente di amministratori, professionisti e docenti dell'Unical. Occhiuto è particolarmente soddisfatto per quello che considera un passo significativo in direzione di una maggiore assunzione di responsabilità da parte del Sud. Dalla mattinata di rilessioni in Commissione, in particolare, è scaturito un documento di proposta che ora sarà consegnato al Presidente dell'Anci nazionale Piero Fassino perchè sia recepito e portato all'attenzione del Governo. “Le proposte – spiega Mario Occhiuto- riguardano il miglior utilizzo delle risorse strutturali, nell'ottica di una politica che tenga maggiormente in considerazione il Sud, dove la percentuale di risorse stanziate è indubbiamente inferiore rispetto al Nord. Eppure, il nostro Sud, a seguito della crisi che ha colpito dappertutto, ha visto aggravarsi le proprie condizioni economico-sociali in maniera più preoccupante a causa della presenza di problematiche ancora più gravi." Le proposte della Commissione riguardano: riordino della fiscalità e superamento del Patto di stabilità interno; integrazione di tutti gli strumenti finanziari a disposizione per lo sviluppo e la coesione sociale; misure di contrasto alla povertà e miglioramento dei servizi alla popolazione; rapido completamento dei piani di recupero ed efficientamento energetico di scuole ed edifici pubblici; adozione di un piano per le infrastrutture materiali ed immateriali con particolare attenzione alla messa in sicurezza del territorio, tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, copertura con banda larga anche delle aree interne; sostegno al sistema industriale meridionale; ammodernamento della PA; miglior utilizzo dei fondi strutturali comunitari con assorbimento di tutte le risorse del ciclo 2007/2013 ed immediato avvio della politica di coesione 2014/20 con una partecipazione privilegiata per Comuni ed Anci; valorizzazione del ruolo Anci soprattutto per PON Metro, del PON governance e sostegno delle aree interne; rifinanziamento delle Zone Franche Urbane. Nel documento si raccomanda, poi, con particolare rilievo, “l'adozione di politiche settoriali orientate alla sostenibilità ambientale anche in attuazione del “Programma per l'Ambiente e l'azione per il clina” previsto dall'Unione europea” e si sottolinea “l'importanza della creazione, all'interno dell'Agenda urbana nazionale, di un quadro di azioni espressamente orientate all'innovazione, alla promozione di eventi culturali attrattori nelle città e allo sviluppo delle dinamiche di digitalizzazione e delle smart cities”.