Il sindaco Marcello Manna ci ha provato fino alla fine. Ma l’attacco concentrico contro il polo sanitario privato da realizzare a Rende, ormai, sembra aver avuto la meglio. A maggior ragione dopo la netta frenata imposta nei giorni scorsi dal governatore Mario Oliverio, “niet” emerso nel corso di un summit con lo stesso primo cittadino e i capigruppo consiliari rendesi. E così, alla luce delle furiose polemiche degli ultimi tempi, già stamattina il gruppo imprenditoriale iGreco potrebbe ritirare il progetto degli ospedali riuniti che sarebbero dovuti sorgere nella zona di via Botticelli, alle spalle delle cupole geodetiche. Troppo forti le pressioni provenienti da vari settori della politica locale, anche interni alla stessa maggioranza del sindaco Manna, che hanno sollevato più d’un dubbio su un’iniziativa a carattere totalmente privato. Oggi è tra l’altro previsto il consiglio comunale chiamato a esprimersi sull’indizione di un’apposita conferenza dei servizi, passaggio propedeutico alla variante al piano regolatore necessaria alla costruzione del polo sanitario. Le ultimissime novità, tuttavia, rischiano di svuotare di senso la seduta odierna convocata dopo due rinvii consecutivi decisamente contestati. A tal proposito interviene pure Rende centrodestra, la formazione consiliare di maggioranza direttamente collegata a Ncd. «Nessuno di noi – scrivono il capogruppo Mario Bartucci e i consiglieri Mario Bruno, Serena Russo, Annarita Pulicani, Enrico Monaco e Mario Rausa – ha mai avuto preclusioni di nessun tipo verso i privati, ma la consistente volumetria impegnata richiedeva naturalmente riflessioni in ordine ai vincoli tecnici che sono ostativi all’approvazione della variante. Per questo come Rcd abbiamo richiesto con forza un rinvio motivato della pratica. Il nostro non è un no ideologico e in futuro, dinanzi a progetti concertati che abbiano i requisiti tecnici previsti dalla legge, saremo certamente disponibili a valutazioni positive che oggi, però, alla luce del confronto regionale non potevano essere espresse». Insomma, anche gli alfaniani intonano insieme al presidente della giunta regionale il de profundis all’ospedale di iGreco. Non è comunque detto che il gruppo imprenditoriale cariatese abbandoni per sempre l’idea di mettere insieme in un’unica e moderna struttura le sue tre cliniche, case di cura dell’area urbana rilevate più o meno un anno fa. Anzi, all’orizzonte cominciano già a intravedersi concrete novità. Pare infatti che dall’altro lato del Campagnano, cioè a Cosenza, sia in fase avanzata la trattativa per attrarre e accogliere gli investitori jonici sulle rive del Crati. Al sindaco bruzio Mario Occhiuto, fautore di politiche spiccatamente aperte all’intervento privato, potrebbe del resto non dispiacere affatto la presenza di un ospedale nuovo di zecca dentro i confini del capoluogo. Perché la nuova “Annunziata” da costruire a Vaglio Lise, progetto sponsorizzato con forza dal governatore Oliverio, al momento appare un’idea sfocata e vincolata a tempi ancora troppo lunghi per le stringenti esigenze di salute del territorio.
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