La “signora” sceglieva con cura le vittime da “s p e n n are”, selezionandole tra anziane di elevata estrazione sociale. Ben vestita, garbata nei modi, convincente nel porgere la richiesta, la cinquantaduenne si presentava come “presidente” della locale e benemerita sezione dell’Airc sollecitando la dazione di somme a favore della ricerca. Dopo il primo contatto e l’esposizione delle finalità della richiesta di sostegno economico, “lady raggiro” invitava le benefattrici a consegnare somme che variavano da 100 a 300 euro ad una incaricata che, di lì a poco, avrebbe raggiunto le loro abituali residenze. L’incaricata altri non era che la stessa truffatrice. A far scoprire l’inganno è stata la vera presidente regionale dell’Associazione che nelle ultime settimane aveva ricevuto notizia di questa singolare raccolta di fondi. I poliziotti del questore Luigi Liguori si sono messi al lavoro e, in pochi giorni, hanno individuato l’astuta signora. Dieci le vittime accertate, ma potrebbero essere molte di più.