Il ricovero in pediatria di una quindicenne ha fatto scattare una più marcata attività di repressione sulla vendita di alcolici e superalcolici ai minori. È accaduto un paio di settimane fa, quando un gruppo di giovani organizzò un veglione mattutino aperto a studenti delle scuole superiori. Una festa al posto delle “noiose” lezioni di scuola. E la ragazzina esagerò con i cocktail (distribuiti dagli organizzatori a 5 euro al bicchiere) e finì d’urgenza in ospedale. Una vicenda che non sfuggì all’attenzione degli agenti del Commissariato che prontamente la segnalarono al questore Luigi Liguori. Il capo della polizia dispose immediatamente degli accertamenti che svelarono una realtà inquietante. Uno scenario che è alla base del provvedimento di sospensione della licenza nei confronti del titolare del locale che è stato firmato dal questore. La struttura resterà chiusa per dieci giorni. I poliziotti della Volante di Castrovillari, nel corso d’un controllo, avrebbero verificato che, alle 10.15 del mattino, quindi in pieno orario scolastico, numerosi adolescenti s’intrattenevano nelle immediate adiacenze del locale colpito dalla misura. Un po’ tutti sarebbero stati notati coi bicchieri di birra in mano ed altri alcolici la cui somministrazione è vietata ai minori. Alcuni dei, sempre nel momento in cui iniziavano i controlli, si sarebbero repentinamente nascosti per sfuggire ai controlli. Un ragazzo, in particolare, si sarebbero disfatto di uno spinello. Approfondendo l’attività investigativa, attraverso le acquisizioni testimoniali, i poliziotti del Commissariato avrebbero accertato che gli organizzatori di quella festa mattutina avrebbero venduto superalcolici a minori e che all’interno del locale i ragazzi avrebbero fumato sostanze stupefacenti. Il consumo di droghe ed alcolici, secondo gli inquirenti, si sarebbe verificato anche in occasione di altre feste tenutesi in un passato recente. In uno di questi eventi “ludici” si registrava, tra l’altro, la presenza di numerosi studenti sedotti da volantini sistemati presso tutti gli Istituti scolastici della città. Nel loro contenuto si prospettava l’ascolto di musica e l’ingresso gratuito. Proprio uno di quei cocktail, acquistato con 5 euro, generò, però, il ricovero al nosocomio di una minore giunta in coma etilico. Il fatto scosse la comunità castrovillarese. Adesso i poliziotti proseguiranno nella raccolta di materiale probatorio in relazione a ipotetiche responsabilità penali per i fatti cristallizzati dall’attività investigativa e, nei prossimi giorni, sarà inoltrata una informativa di reato a carico delle persone che sono finite nella rete dei controlli.