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Strage di San Lorenzo, chiesta la conferma degli ergastoli

indrieri e de marco

Il sostituto procuratore generale di Catanzaro, Salvatore Curcio, stamattina ha chiesto la conferma degli ergastoli a carico di Domenico Scarola e Salvatore Francesco Scorza nel processo d’appello per il duplice omicidio di Rosellina Indrieri e della figlia Barbara De Marco, uccise il 16 febbraio 2011 a San Lorenzo del Vallo, nel Cosentino. Quella sera nell’appartamento sfregiato dai killer che sfondarono la porta d’ingresso sparando all’impazzata, c’era pure Sylas De Marco, figlio di Rosellina e fratello di Barbara, che fu ferito ma sopravvisse. Prima di cadere privo di sensi guardò negli occhi i sicari e si convinse di averli riconosciuti. Alla mattanza sfuggì pure il padre Gaetano che dormiva in un’altra stanza. Ma la sua sorte era segnata: un paio di mesi dopo cadde in un agguato. Secondo la procura le tre vittime ebbero l’unica colpa d’essere fratello, cognata e nipote di Aldo De Marco, responsabile dell’omicidio di Domenico Presta, 22 anni, figlio del temuto boss Franco Presta all’epoca latitante.

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