In trentacinque sono alla sbarra nel processo col rito abbreviato. Altri dieci verranno giudicati, col rito ordinario, dal Tribunale e due dalla Corte d’assise di Cosenza. L’acuto finale del requirente ha messo i brividi agli imputati. Il conto preteso dallo Stato è salatissimo: un ergastolo e 480 anni di carcere. Il carcere a vita è stato invocato nei confronti di Maurizio Rango, il capo della cosca, colpevole, secondo l’accusa, d’aver ucciso il reggente della cosca Bruni. Il pm antimafia ha pure invocato condanne esemplari per il resto del gruppo.
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