Cosenza, già appesantita da un traffico insostenibile, è ripiombata da qualche settimana nel caos, sprofondando in una sorta di camera a gas che si apre allo svincolo dell’autostrada e lentamente raggiunge i diversi rami della viabilità cittadina. Strade piccole e grandi, che si intrecciano attorno all’anello della Salerno-Reggio, si trasformano da settimane in prigioni d’asfalto. Da un mesetto la galleria sulla carreggiata settentrionale, fresca di ammodernamento, è chiusa per... lavori. Tecnici e mezzi operano dentro quel tunnel, scavato nelle viscere del colle di Serra Spiga, che l’Anas ha chiuso in attesa che l’intervento venga completato. Le auto vengono dirottate sulla carreggiata meridionale dove è stato istituito il doppio senso di circolazione. Nell’imbuto finiscono i mezzi già in marcia sull’A3 e quelli che nell’A3 entrano (o provano a farlo) da Cosenza. Sembrerà strano, ma quella strozzatura produce inevitabili effetti devastanti sui nervi degli automobilisti cosentini, costretti a lunghe file e a grandi attese anche in centro a causa dell’effetto domino