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Lunedì 29 Aprile 2024

Unical, iscritti in crescita nella facoltà di Farmacia

Unical, iscritti in crescita nella facoltà di Farmacia

l dipartimento di farmacia e scienze della salute e della nutrizione dell’Università della Calabria presenta un’offerta formativa di eccellenza che garantisce agli studenti, sempre più in crescita, una conoscenza completa del farmaco nel suo complesso, tale da facilitare significativamente l’ingresso nel mercato del lavoro. Gli insegnamenti impartiti riguardano tutti gli aspetti del settore, dalla progettazione e produzione di nuovi farmaci, alla commercializzazione e all’utilizzo degli stessi. I ruoli che i laureati potranno ricoprire sono molteplici: dal farmacista al chimico di laboratorio farmaceutico, dall’informatore scientifico al tecnico della prevenzione. Il dipartimento dell’Unical, lodevolmente diretto dal professor Sebastiano Andò, scienziato di indiscussa fama internazionale, è strutturato da cinque corsi di laurea così suddivise: laurea magistrale a ciclo unico in farmacia, magistrale a ciclo unico in chimica e tecnologia farmaceutiche, laurea magistrale in scienza della nutrizione, laurea di primo livello in scienza della nutrizione e laurea in informazione scientifica del farmaco e dei prodotti per la salute. Le iscrizioni sono in costante aumento. Sebastiano Andò, di origini siciliane, dal 1996 ad oggi è direttore della scuola di specializzazione in patologia clinica presso la facoltà di farmacia dell’Università degli Studi della Calabria. Già preside per diversi mandati, oggi ricopre a pieno titolo la carica di direttore della medesima struttura dipartimentale. I professori, tra docenti di prima e seconda fascia, ricercatori e incaricati sono circa 90. Il dipartimento di farmacia e scienze della salute e della nutrizione, inoltre, è dotato di moderni ed attrezzati laboratori per lo svolgimento delle molteplici attività didattiche che vengono attuate in relazione ai differenti corsi di laurea. Un dato ottimistico, che circola nei rapporti Almalaurea, è quello relativo al fatto che le facoltà (ex) come quella di farmacia vengono ritenute, a tutt’oggi, percorsi dotati di uno sbocco se non assicurato, quantomeno molto probabile. Tirando le somme, quindi, sembra che la situazione per i ragazzi iscritti in farmacia, non si prospetti così negativa, e che, nel lungo termine, perfino gli atenei del Sud come il nostro, in fondo alla classifica, garantiscano un titolo utile ad inserirsi nel mondo del lavoro.

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